Gli atti della procedura selettiva erano stati approvati lo scorso 29 settembre dello scorso anno ma poi pochi giorni fa, il 10 gennaio, il rettore dell’università degli Studi di Perugia, Maurizio Oliviero, ha disposto l’annullamento del concorso/selezione per un posto di professore ordinario – disciplina: analisi – la facoltà di matematica di UniPg. Motivo? Una delle concorrenti ha impugnato di fronte al Tar dell’Umbria l’esito del concorso, rimarcando – fra le altre cose – come la vincitrice, unica ad ottenere il punteggio ‘ottimo’, dopo di lei vari ‘più che buono’ – aveva avuto come testimone di nozze uno dei componenti la commissione. Che in realtà era stato testimone del marito, in occasione del matrimonio, ma poco cambia. Il commissario, in sede di formazione dell’organismo giudicante, avrebbe omesso di comunicare tale ‘dettaglio’ – che può far legittimamente dubitare, in linea teorica chiaramente, dell’imparzialità – ed ecco che l’università si è trovata a dover assumere il doloroso provvedimento. Cioè rifare tutto daccapo. A riportare la notizia è il quotidiano ‘Il Corriere dell’Umbria‘ con un articolo a firma di Alessandro Antonini.