Conferenza su Ast a Terni: «Scandalosi i mancati inviti»

Il segretario del Pd Spinelli va all’attacco del presidente del consiglio regionale: «Tagliati fuori sindacati, Rsu e sindaco»

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di Pierluigi Spinelli
Segretario unione comunale Pd Terni

Il presidente dell’assemblea legislativa della Regione Umbria ha convocato per il prossimo 8 ottobre una conferenza a Terni, a palazzo Gazzoli, con oggetto il futuro di Ast e lo sviluppo industriale e occupazionale della conca ternana. Si va nella direzione giusta, dunque? Neanche per idea. Salta inevitabilmente agli occhi l’elenco di chi non è stato convocato per il confronto sul futuro di Ast e della città, mancanze macroscopiche come le rappresentanze sindacali locali, quelle dei metalmeccanici e le Rsu di Ast.

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Una menzione a parte va fatta al mancato invio al sindaco della città di Terni, che risulta davvero troppo incredibile da potersi spiegare soltanto come una trasandatezza formale. L’assenza del sindaco e dell’istituzionale Comune, che sono i padroni di casa, appaiono scandalose perché fanno supporre alla città e ai lavoratori una estromissione dal confronto sul futuro di Ast della massima rappresentanza cittadina eletta o, al contrario, se l’assenza fosse concordata col sindaco, come una clamorosa fuga di quest’ultimo dalle sue responsabilità politiche e istituzionali.

Tutto ciò è davvero allarmante, perché ci restituisce un quadro grave e inquietante per la città e per i cittadini: si vota all’unanimità un consiglio straordinario a Terni, poi si evita accuratamente il confronto in sede istituzionale con i principali attori che operano sul territorio cittadino e lo vivono, che ne conoscono la storia in tutte le sue pieghe e che dunque non possono essere trattati come spettatori passivi, mentre forse c’è una spinta a svuotarne contenuti e legittime richieste di ascolto e confronto.

Così com’è congegnata questa riunione si tradurrebbe in una farsa, uno schiaffo vibrato in faccia ai lavoratori dell’Acciai Speciali Terni, un evidente tentativo di non disturbare i manovratori e di far trovare lavoratori e città di fronte a fatti compiuti. La lista dei convocati deve essere rivista e integrata. Il Partito Democratico di Terni, sia chiaro, non ha intenzione di abbassare la guardia su questo fronte o permettere che la questione sia ridimensionata o derubricata attraverso l’utilizzo dei soli strumenti formali.

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