Come si può conoscere i dati più rappresentativi della città di Terni? A rispondere a questa domanda ci pensa la nuova sezione messa a disposizione sul sito istituzionale: ‘Conoscere Terni 2015’. Redatta dai Servizi Statistici, si compone come di consueto di varie sezioni tematiche contenenti grafici e tabelle nelle quali vengono sintetizzati i dati più significativi per analizzare la realtà locale: Dalla demografia all’economia, dal sistema scolastico al reddito. Quest’anno come novità sono disponibili alcuni interessanti dati riguardanti il pendolarismo e il titolo di studio dei residenti. E’ presente anche una parte dedicata all’onomastica con la classifica dei nomi più diffusi.
Il Comune a portata di click «Con la pubblicazione ‘Conoscere Terni’ – dichiara l’assessore alla Statistica Cristhia Falchetti Ballerani – il Comune intende divulgare a tutta la cittadinanza i dati statistici affinché tutti possiamo non solo conoscere la nostra società locale ma analizzarla per una convivenza consapevole e condivisa. Attraverso le rilevazioni è possibile comprendere chi siamo, come è il nostro vivere presente e pianificare al meglio il futuro della collettività che componiamo.» In sintesi, il lavoro posto in essere dai servizi statistici del Comune, è fondamentale per gli Amministratori per orientare le scelte politiche, economiche e sociali. Ma è utile a tutti i cittadini per conoscere e compartecipare alle scelte medesime. A tal fine l’Assessorato e gli stessi Uffici dei Servizi Statistici sono a disposizione per aggiornamenti, approfondimenti chiarimenti che tutti posso chiedere per apportare anche contributi e riflessioni.
Demografia Sono 112.133 i residenti a Terni ad inizio 2015 in leggero calo rispetto all’anno precedente. «Per la prima volta dall’inizio del nuovo millennio e dell’ondata migratoria che ha caratterizzato questo periodo – ha continuato la Ballerani – il tasso di crescita torna ad avere segno negativo, ovvero il numero di morti e di emigrati registrati nell’anno supera la somma tra i nati e gli immigrati che rappresentano la componente positiva del movimento della popolazione. Il tasso di crescita rispetto a gennaio 2014 risulta infatti essere pari a -0,8% valore identico a quello registrato nel 2001 che ha rappresentato l’ultimo anno appunto con saldo negativo. Dopo più di un decennio di valori positivi, con punte oltre il 10% di incremento annuo della popolazione, quest’anno diminuiscono i nati ma soprattutto scende il numero di immigrati stranieri e quindi il saldo migratorio non riesce ad arginare il valore negativo del saldo naturale. Gli stranieri rappresentano la componente in attivo della popolazione, soprattutto romeni di sesso femminile, anche se il tasso di crescita annuo si sta costantemente riducendo rispetto ai valori record registrati intorno al 2006-2008».
Andamento dell’età media Di riflesso sale anche l’età media della popolazione arrivata a 46,8 anni con le donne ternane che in media sono più vecchie di 3 anni e mezzo rispetto agli uomini. Al crescere dell’età si allarga la forbice tra i sopravvissuti dei due sessi: per fare un esempio in città risiedono 57 ultracentenari dei quali ben 45 sono donne.
Matrimoni Continua a diminuire il numero di matrimoni, 40% in meno rispetto al 2000, percentuale che diventa addirittura -60% se si prendono in considerazione soltanto i matrimoni religiosi. Di 408 matrimoni celebrati nell’anno nei quali almeno uno dei due coniugi risultava essere residente a Terni poco più della metà sono stati celebrati in città. Nei restanti casi come luogo di celebrazione è stato scelto tra Sangemini, Massa Martana, Narni, Spoleto e altri comuni della provincia. In crescita costante anche l’età media degli sposi: rispettivamente 38enne lui e 35enne lei.
I titoli di studio e pendolarismo Dall’ultimo Censimento della Popolazione sono stati elaborati i dati relativi al titolo di studio posseduto e i risultati mostrano una popolazione in media più istruita rispetto a dieci anni prima. Di contro crolla il numero degli analfabeti, ve ne sono il 26% quarto in meno rispetto al 2001. Interessante anche l’approfondimento sul pendolarismo a partire dai dati raccolti sempre con il censimento. Sono quasi cinquantaduemila i residenti che si spostano giornalmente dalla propria abitazione per raggiungere il luogo di lavoro o di studio e di questi seimila e quattrocento circa lo fanno per recarsi in un altro comune. Sono invece quasi il doppio, ovvero circa dodicimila cinquecento quelli che entrano a Terni con regolarità per lavoro o per studio dai comuni limitrofi e non solo. Nel dettaglio gli spostamenti maggiori in uscita sono verso Narni e verso Roma e per motivi di studio anche verso Perugia.
Redditi Molto interessanti i dati sul reddito elaborati a partire dagli archivi delle dichiarazioni Ipef del Ministero dell’economia e delle finanze. A livello comunale i dichiaranti, in lieve calo rispetto all’anno precedente, risultano essere 78.924 e il reddito medio dichiarato ammonta a 20.278 euro. Netta invece tra i due sessi la differenza dell’ammontare del reddito, infatti se quello dei dichiaranti di sesso maschile in media sale a 24.689,77 euro quello delle donne si attesta a 15.718,06 euro. Da notare, inoltre, anche la differenza che si riscontra tra il reddito dei dichiaranti con età compresa tra i 25 e i 44 anni e pari a 16.682 euro, e quello della classe successiva, 45-64 che sale a 24.310 euro.
Pensioni erogate nel 2014 Dalla banca dati dell’Inps risulta che sono state erogate oltre 39.116 pensioni tra vecchiaia, invalidità, superstite, sociali e invalidi civili in diminuzione rispetto all’anno precedente. La maggioranza, pari al 46% di tutte le pensioni erogate, è rappresentata da quelle di vecchiaia seguite da quelle superstite 21%. L’importo medio mensile delle pensioni erogate va dai 1.316 euro di quelle di vecchiaia ai poco meno di 400 euro di quelle sociali. Da un confronto territoriale, come negli anni passati il reddito della città di Terni risulta più elevato di quello del resto della provincia e anche di quello della Regione ( circa il 7% in più). Tale fatto si spiega però considerando che a Terni molti dei redditi provengono da pensione e da lavoro dipendente.
Onomastica I servizi statistici hanno stilato anche quest’anno la classifica dei nomi più utilizzati tra i nati nell’anno. In generale, a differenza del passato, ultimamente si evidenzia un rapido ricambio dei nomi che rimangono in voga anche per un solo anno. «Se fino alla fine degli anni ‘90 per qualche anno i nomi più scelti dai genitori rimanevano pressoché costanti – ha aggiunto la Ballerani – ora cambiano in modo molto repentino e nomi che appena l’anno prima occupavano i primi posti della classifica, l’anno successivo non si posizionano neppure tra i primi 10. Tra le bambine nate nell’anno il primato di nome più usato spetta a Sofia (Emma era prima nel 2014) seguita da Giulia, Sara, Emma, Ginevra e Greta. Anche a livello nazionale e regionale il nome usato più di frequente risulta essere Sofia. Per i neonati maschi si prediligono nomi più classici che già da alcuni anni si mantengono in classifica. Al primo posto a Terni, come nella classifica a livello nazionale, torna Francesco (che è anche il nome più comune tra tutti i residenti), seguito da Leonardo, Tommaso, Mattia, Lorenzo e Alessandro». Il primato di nome più lungo spetta ad un nome composto che conta in totale ben 32 lettere. Cinesi i quattro nomi femminili più corti formati da una sola sillaba di due lettere, mentre anche un albanese e un nigeriano tra i cinque residenti maschi con il nome di due lettere.