Consiglieri Pd: «Sanità pubblica lascia spazio a commistioni». FdI Terni: «Fa sorridere»

Umbria – L’attacco dopo le ultime decisioni in fatto di rimodulazione dei posti letto, compresi quelli ‘accreditabili’. La replica del gruppo FdI

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«Senza che la Regione abbia il coraggio di rivendicare le proprie scelte in tema di sanità, deleterie ma pur sempre consentite nell’ottica della responsabilità di chi governa, si prosegue tassello per tassello a predisporre un puzzle di privatizzazione e smantellamento della sanità pubblica a favore della sanità privata, nei confronti della quale ci pare di intravedere anche una certa sudditanza politica, per usare un eufemismo». Così i consiglieri del gruppo regionale del Partito democratico, in merito «all’analisi contestuale delle ultime azioni che la Regione sta mettendo in campo dal punto di vista sanitario. Per poter tracciare un quadro più chiaro della situazione – spiegano i Dem – è necessario contestualizzare e analizzare il panorama d’insieme delle iniziative legislative dell’Umbria. Da un lato infatti abbiamo assistito ad un piano sanitario poco partecipato, che spaccia tagli e chiusure per efficientamento e privatizzazione. Dall’altro si registra poi il mandato della giunta regionale alla direzione regionale salute di procedere alla definizione del piano dei fabbisogni dei posti letto, variato con la scusa dei nuovi standard regionali emergenti dalla realtà post Covid, ‘al fine, dice la Regione, di assicurare un numero e una distribuzione di posti letto che rispondano ai principi di equilibrio territoriale e prossimità all’utenza’. Un processo che, stando a quanto riferito dalla giunta, si concentrerebbe anche su posti letto ‘accreditabili’ e ‘autorizzabili’. E’ proprio l’ultimo passaggio dell’atto della Regione – continuano i consiglieri del Pd – che ci preoccupa particolarmente e che mette a rischio il principio della universalità e diritto alle cure per tutti i cittadini. Le razionalizzazioni forzate e il soffocamento delle strutture pubbliche, sempre di più alle prese con liste d’attesa lunghissime e prestazioni spesso neanche prenotabili, fa il paio con la volontà di palazzo Donini di mettere mano ai posti accreditabili, pochi giorni dopo che la conferenza dei servizi che ha bocciato come ‘illegale’ il progetto stadio–clinica di Terni. Una serie di concomitanze – proseguono i Dem – che ci preoccupano, non tanto e non solo per una questione politica, quanto invece perché dimostrano senza ombra di dubbio che la giunta regionale non ha a cuore gli interessi e la salute degli umbri, non ha a cuore il rafforzamento della rete ospedaliera pubblica, non si preoccupa di accorciare le liste di attesa, ma produce atti ad personam tesi ad indebolire la sanità pubblica per ingraziarsi, in ritardo e con tanta ‘fuffa’, imprenditori e favorire commistioni tra impresa e politica». Arriverà la risposta FdI da Terni.

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La risposta del gruppo consiliare FdI di Terni

All’indomani dell’attacco Pd è il gruppo consiliare di FdI a rispondere: «Scellerato e completamente scollegato dalla realtà politica di appartenenza l’intervento del Partito Democratico in Regione riguardo l’ultimo provvedimento preso dalla Regione stessa per il Piano sanitario regionale. Ci sentiamo costretti a ricordare ai ‘cari’ colleghi che operano in consiglio regionale che esiste una parte di opposizione appartenente allo stesso ambito politico anche qui a Terni, in quello che probabilmente anche da loro è considerato il profondo e dimenticato sud della regione. Nell’intervento dei consiglieri del gruppo regionale del Partito democratico in sede di consiglio si parla di ‘puzzle di privatizzazione e smantellamento della sanità pubblica a favore della sanità privata, nei confronti della quale ci pare di intravedere anche una certa sudditanza politica’ e se l’argomento non fosse la sanità ergo il benessere e la salute dei cittadini, questa affermazione potrebbe anche far sorridere se non addirittura ridere visto che esce dalla bocca della parte politica che ha completamente affossato anche sotto il profilo del servizio sanitario il territorio ternano in nome di una vera e propria sudditanza – e qui possiamo propriamente utilizzare questo termine – anzi, completa sottomissione ai voleri del centro nord della nostra amata regione. Un intervento quello dei Dem in Regione assolutamente sconclusionato e irrispettoso oltretutto nei confronti dei propri colleghi di partito ternani, la cui volontà e il cui operato si sono concretizzati in un atto di commissione votato all’unanimità in seconda commissione prima e in consiglio comunale poi che espressamente richiede al punto 8 ‘…una ridistribuzione dei posti letto convenzionati senza penalizzare i posti pubblici esistenti… – dove si sottolinea che – …nessun posto letto in convenzione è presente nel territorio ternano’, a cui ha fatto seguito un recentissimo atto di indirizzo di supporto e sollecito presentato dal nostro gruppo consiliare di Fratelli d’Italia che da tempo e più volte si è battuto e si batterà fuori e dentro la massima assise comunale per la questione sanità di questa città. Il Partito Democratico – concludono da FdI – non solo a livello nazionale viaggia su troppi binari paralleli perdendo pezzi lungo il percorso, sul nostro territorio parla addirittura lingue completamente incomprensibili all’interno dello stesso gruppo dimostrando ancora una volta, semmai ce ne fosse stato bisogno, di non conoscere affatto né tantomeno prendere in considerazione la realtà e le esigenze del nostro territorio, la nostra amata e tanto bistrattata Terni e relativa provincia».

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