Brillante operazione della polizia stradale di Orvieto, coordinata da Stefano Spagnoli, nella giornata di lunedì lungo l’autostrada A1 nei pressi del casello orvietano. Gli agenti impegnati in controlli hanno fermato un tir cisterna, condotto da un cittadino bielorusso di circa 50 anni e proveniente dalla Slovenia, scoprendo diverse cose molto interessanti e sfociate – per il momento – in una doppia denuncia all’autorità giudiziaria.
I primi dubbi
Dall’analisi della documentazione del mezzo – che trasportava 26 mila litri di una sostanza oleosa soggetta ad accise – sono emerse diverse anomalie, a partire dal fatto che il materiale trasportato non era tabellato. Ciò ha spinto la Polstrada ad ulteriori controlli presso il comando, in collaborazione con l’Agenzia delle dogane.
Irregolarità in serie
La sostanza è stata sottoposta a campionamenti il cui esito emergerà nei prossimi giorni ma ciò che è balzato subito agli occhi degli operanti è il fatto che, in base alle autorizzazioni in possesso del conducente, il lubrificante sarebbe dovuto giungere ad una ditta – peraltro non più esistente – della Campania, in una quantità comunque non superiore ai 9 mila litri (non certo i 26 mila presenti nella cisterna) e confezionato.
Sequestro e denunce
Memori di altre analoghe, fruttuose, attività sul fronte del contrasto al contrabbando di carburanti, la polizia stradale di Orvieto ha proceduto così al sequestro del mezzo e del materiale trasportato ai fini della confisca ed alla denuncia a piede libero del trasportatore e del titolare dell’impresa destinataria, quest’ultimo con precedenti specifici. L’ipotesi di reato è contrabbando e la stima della Stradale è che il corposo carico possa configurare un’evasione delle accise stimata in oltre 60 mila euro.