Coronavirus, chiusi in casa con sette figli: «Uniti dalla preghiera»

Perugia, con i loro undici figli (quattro vivono fuori), Sarah e Vincenzo affrontano l’isolamento forzato affidandosi alla fede

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«In famiglia stiamo scoprendo momenti fino ad un mese fa inimmaginabili: la preghiera serale e mattutina di un Salmo davanti all’icona della Vergine, la messa del nostro parroco davanti alla Tv, nella sala preparata come una chiesa, con i fiori, le seggiole e le preghiere proseguite a memoria quando si interrompe il segnale streaming»: A raccontarlo sono Sarah e Vincenzo Aquino, papà e mamma di undici figli, che vivono tutti insieme a Perugia, nella parrocchia perugina di San Sisto.

Quattro figli fuori casa, in nove sotto un tetto

La famiglia Aquino ha partecipato, con tante altre, all’esperienza del Santo Rosario recitato tutti insieme, con il resto dei figli, anche quelli che vivono fuori casa: ce ne sono 7 in casa – i più piccoli – mentre altri quattro sono andati a vivere fuori, ma restano comunque legati e ad unirli è la preghiera, recitata in collegamento video. I nomi degli undici figli sono stati snocciolati nei giorni scorsi in diretta tv (collegamento con La7): Davide, Michele, Anna, Paolo, Giovanni, Benedetta, Margherita, Miriam, Francesco, Lorenzo e Stefano.

«Se supplichiamo in tanti, Dio ci ascolta»

«Non è stato facile, davanti all’impazienza dei piccoli, spiegare che l’ultima puntata del telefilm ‘Don Matteo’ e la partita di ‘Risiko’ potevano aspettare, perché alle 21 tutti i cristiani alzavano la loro supplica a Dio. Abbiamo usato un’esperienza vissuta, quella dell’ingresso a casa della Playstation. È successo qualche tempo fa: noi genitori eravamo contrari, ma loro, tutti insieme, ci hanno preso per lo sfinimento per mesi e alla fine abbiamo ceduto. Il cuore di Dio è proprio così, si piega se in tanti insistiamo, preghiamo, lo imploriamo. Hanno capito, e ognuno con il rosario in mano, senza più fretta né mormorii, siamo arrivati alla fine del collegamento con TV2000. L’esperienza ci è piaciuta moltissimo per questo vogliamo insistere: da questa sera abbiamo concordato una decina del Santo Rosario, perché non sappiamo se andrà tutto bene, ma sappiamo che tutto concorre al bene e che Gesù non ci lascia mai soli».

La preghiera di Bassetti tutti insieme

Il riferimento è all’iniziativa lanciata dal cardinale Gualtiero Bassetti e veicolata da Tv2000 di pregare tutti insieme davanti alla tv. Il presidente della Cei si è rivolto alle famiglie esortandole a intensificare i momenti di preghiera tra le mura domestiche: «I media ecclesiali e non solo contribuiscono molto, in questo periodo dove a tutti ci viene chiesto di restare a casa, ad aiutare le famiglie ad essere delle piccole chiese domestiche. I momenti di preghiera, le celebrazioni eucaristiche pro populo di queste ultime settimane e da ultima la concessione (stabilita da un decreto della Penitenzieria apostolica) di speciali indulgenze ai fedeli affetti da questo morbo insidioso, agli operatori sanitari e ai familiari che si prendono cura di loro, sono praticate con l’aiuto dei media e delle loro tecnologie. I media sono anche dei mezzi con cui far giungere conforto umano e cristiano a quanti vivono nella sofferenza e sostegno nell’affrontarla anche con l’aiuto della preghiera affinché nessuno si senta solo».

E domenica torna la messa in diretta tv

Contemporaneamente, il cardinale Bassetti ha dato appuntamento virtuale a tutti i fedeli, domenica 22 marzo, alle ore 10, per la santa messa in diretta tv dalla cappella di Sant’Onofrio della cattedrale di Perugia per la celebrazione eucaristica pro populo, trasmessa da Umbria Tv, Umbria Radio In Blu e sui social media diocesani (YouTube de La Voce e Facebook di Chiesainumbria.it e di Umbria Radio In Blu). Iniziativa che domenica scorsa ha avuto molto successo.

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