Alloggi gratis ai medici contro il coronavirus

Si allarga l’iniziativa di un avvocatessa perugina: nata una pagina facebook per raccogliere le adesioni delle strutture e le richieste degli operatori sanitari

Condividi questo articolo su

Foligno, Spello, Torgiano, Corciano, Todi, ovviamente Perugia e Terni. Sono davvero tante le strutture ricettive – in particolare B&B – che stanno dando la loro disponibilità per ospitare medici e operatori sanitari in servizio presso gli ospedali umbri. È nata una pagina facebook, che cerca di coordinare il tutto. E la notizia è subito circolata con rapidità sui social.

LA PAGINA FACEBOOK

L’idea

Tutto nasce dall’idea di una signora che ha messo a disposizione la propria struttura. Poi ha coinvolto colleghi e amici. Quindi l’idea di creare una pagina, coordinata da un avvocato, che consente anche di avere il giusto inquadramento legale. Obiettivo dell’iniziativa? Consentire agli operatori che lottano contro il coronavirus di dormire vicino alle Evitare di tornare a casa tra un turno e l’altro per mettere a rischio le proprie famiglie. «Se ne avete disponibili vi prego di farlo sapere (si può contattare Alessandra al 348 5100193) e di seguire la nostra pagina facebook». QUI sono a disposizioni tutte le informazioni necessarie per attivarsi. «Grazie a tutti coloro che ci daranno una mano».

EMERGENZA CORONAVIRUS – SPECIALE UMBRIAON.IT

Un medico ha trovato alloggio a Torgiano

Ci sono anche i primi riscontri positivi. Il primo medico che aveva chiesto aiuto ha finalmente trovato un posto. «Grazie di cuore al Comune di Torgiano che tramite l’assessore al Turismo, Elena Falaschi, ha immediatamente abbracciato la nostra iniziativa e ci ha consentito di raggiungere con il nostro annuncio una bellissima struttura che ha già messo a disposizione gratuitamente due appartamenti.

LA PAGINA DEDICATA SU AIRBNB

«Successo inaspettato»

Nella giornata di lunedì il posto di una struttura a ridosso del Percorso Verde di Perugia: 4 posti letto messi gratuitamente a disposizione, a parte un contributi di 50 euro mensili per le spese vive. A lanciarlo la signora Letizia, che ora si meraviglia del clamore mediatico: «Non mi aspettavo tutto questo. Ho solo pensato che fosse stupido lasciare vuoto un intero appartamento, quando vedo medici e infermieri che sono costretti ad evitare i propri figli, partner e genitori per la paura di contagiarli. Ho pensato che fosse normale fare la propria parte.
Ho sentito che al nord ora non si affitta a medici e infermieri, ho sentito di coinquilini e proprietari di casa che buttano fuori il personale sanitario dalle proprie stanze per la paura del contagio».

Gli appelli

Ai padroni di case, appartamenti, alberghi e Airbnb

«Affittate al personale sanitario, gratuitamente o con prezzi simbolici se proprio non ce la fate, non ci speculate sopra, perché se un giorno sarete voi ad avere bisogno di cure mediche, loro non si rifiuteranno di aiutarvi, anche se volessero. A che vi serve un appartamento vuoto alla fine dei conti?».

Ai coinquilini

«Fatela finita, i vostri compagni già vivono con l’ansia di contagiare qualcuno, non vi ci mettete pure voi. Seguite le indicazioni, lavatevi le mani e supportate al meglio i vostri coinquilini in trincea. Andate a fare la spesa per loro, fate loro trovare la cena pronta, (con le dovute precauzioni) fate loro la lavatrice. Hanno bisogno di voi».

Al governo

«Noi scendiamo in campo a sostegno di chi ora è in trincea, ma avremo bisogno di aiuto quando tutto finirà. Non vogliamo dover chiudere le nostre strutture e licenziare il personale. Avremo bisogno di prestiti di lungo periodo e a tassi fissi e agevolati. Non potremo ripagarli a breve sicuramente. Garantite per noi. Permetteteci di ripartire».

Ai turisti

«i applaudite ora, ma non dimenticatevi di noi quando sarà tutto finito. Voi permetterete a noi, ai ristoratori, ai bar, ai musei, ai negozi, di riaprire e di compensare le perdite di questi mesi di quarantena. Una volta finito tutto, venite a Perugia e datevi alla pazza gioia! Il Rettore ha già promesso grandi festeggiamenti, non vorrete perderveli spero! Siamo italiani, siamo il popolo caldo, chiassoso e accogliente: dimostriamo che almeno gli stereotipi positivi sono veri!».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli