Covid, scuola: «Riparte il 14 settembre»

Nel pomeriggio di venerdì l’annuncio del ministro Azzolina con il premier Conte: «Distanziamento di un metro tra studenti. 50 mila assunzioni a tempo determinato»

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«Ora, dopo gli esami di Stato in presenza, dobbiamo pensare a riportare tutti in classe in sicurezza. Già dal 1° settembre accadrà per coloro che hanno avuto più difficoltà nell’apprendimento o che vogliono potenziare i loro talenti. Poi il 14 la scuola riaprirà ufficialmente per tutti». Lo ha annunciato il ministro Lucia Azzolina nel pomeriggio di venerdì in una conferenza stampa organizzata insieme al premier Giuseppe Conte. Via libera alle linee guida.

GLI ESAMI DI STATO 2020 A TERNI IN EPOCA COVID

Il ministro Lucia Azzolina durante la conferenza

Il distanziamento

Un appuntamento per presentare le linee guida su un argomento che molte polemiche ha creato nelle ultime settimane: «Sono condivise con il mondo della scuola, genitori, forze sociali, studenti, scuole paritarie ed enti locali, immediatamente operative. Il presidente Conte ha parlato di 1 miliardo in più, è tanto se pensiamo che da gennaio ad oggi ne sono stati stanziati 4,6 per questo tema». Poi i dettagli: «Settembre? Abbiamo investito milioni di euro per i prodotti igienizzanti. Ed è chiaro che, sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico-scientifico, dobbiamo mantenere il metro di distanziamento ed evitare assembramenti con ingressi scaglionati. Ci sarà la formazione del personale scolastico: ci lavoreremo insieme alla Protezione civile». Per le mascherine sarà fatta una valutazione ad agosto: possibile l’eliminazione dell’impiego per gli alunni delle elementari.

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Il software, doppi turni e assunzioni

La Azzolina ha poi aggiunto che la «scuola ha bisogno di spazi se parliamo di un metro di distanziamento. Abbiamo creato un software che ci dicesse quanti metri quadrati abbiamo nlle classi: ad oggi ho circa il 15% di studenti che devo portare fuori dagli istituti scolastici. Come? Lavoriamo sugli edifici che ci sono con opere di edilizia leggera. Se non bastano, abbiamo 3 mila edifici scolastici dismessi. Si possono recuperare. La scuola a settembre deve riaprire in un’ottica di sicurezza, nuova, aperta ed inclusiva. Ho ricevuto delle richieste specifiche, vogliamo fare scuola anche fuori: cinema, biblioteca, teatri. Facciamo in modo che i ragazzi respirino la cultura. Perché non portare i bambini al parco quando fa bel tempo?». Cenno anche sulla flessibilità degli orari: «Non sono doppi turni, mai detto. Nemmeno di sdoppiare le classi. Il numero di studenti per classe deve diminuire». Infine l’organico: «Abbiamo bisogno di personale docente e non. Possiamo assumere fino a 50 mila persone con gli stanziamenti attuali, a tempo determinato. Poi lo faremo a tempo indeterminato sulla base dei pensionamenti. C’è stato un enorme investimento sui concorsi. Capitolo cuneo fiscale: a luglio gli stipendi del personale docente cresceranno tra gli 80 ed i 100 euro in più».

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