Covid: sale la capienza negli stadi. Visite in ospedale più ‘facili’ dal 10 marzo

Negli impianti sportivi, forse già da domenica, 75% di pubblico all’aperto e 60% al chiuso

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Già da domenica la capienza degli impianti sportivi potrebbe salire al 75% all’aperto e al 60% al chiuso. E’ quanto prevede il decreto Covid del consiglio dei ministri sulla proroga dello stato di emergenza e le norme del Super green pass, approvato giovedì in via definitiva dalla Camera. Bisognerà ora attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale (un paio di giorni) e, da subito, entreranno in vigore le nuove regole.

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Green pass anche dopo il 1° aprile

A riportare le novità è il sito web di La Repubblica. Secondo il quale l’obiettivo del governo è di procedere per gradi e arrivare, dopo la fine dello stato di emergenza fissata al 31 marzo, al 100% della capienza degli impianti. Il 10 marzo, invece, si potrà tornare a consumare cibi e bevande in cinema, teatri e stadi. Il governo ha infatti dato parere favorevole ad un emendamento al decreto legge sull’obbligo di vaccinazione approvato all’unanimità dalla commissione Affari sociali della Camera. «Sarà nuovamente possibile – ha spiegato il sottosegretario alla salute Andrea Costa – consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive». Intanto, è stato bocciato dai partiti di maggioranza un ordine del giorno di Fratelli d’Italia che chiedeva l’abolizione del Green Pass a partire dal 1° aprile, allo scadere cioè dello stato di emergenza.

Visite in ospedale

Sempre dal 10 marzo sarà nuovamente possibile visitare i familiari ricoverati in ospedale per 45 minuti al giorno, grazie a un emendamento di Italia Viva al decreto legge della vigilia di Natale in conversione al Senato, approvato in commissione Affari sociali. Per i guariti dal Covid basterà fare un tampone dopo aver completato il ciclo vaccinale primario. Per chi ha tre dosi il tampone non sarà necessario. La regola sarà valida in tutta Italia, anche nelle terapie intensive e la novità è che i direttori sanitari non potranno impedire l’accesso dei parenti.

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