Covid, scuole: stop anche ad Arrone. Da lunedì sarà Dad

Il sindaco Di Gioia ha firmato l’ordinanza: si riprende in presenza dal 17 gennaio. Decisioni diverse a Ferentillo e Montefranco

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Non solo Narni. Anche un altro Comune del Ternano ha deciso in extremis che, per ora, non ci sarà il rientro in aula degli studenti: è Arrone, dove il sindaco Fabio Di Gioia ha firmato la specifica ordinanza. Si procede con la didattica a distanza: «Ogni scelta è volta a tutelare la salute dei nostri ragazzi e delle nostre famiglie», il messaggio social lanciato dal primo cittadino. Aumentano dunque (nell’elenco ci sono anche Spoleto, Campello sul Clitunno e Fabro) i territori dove è rinviato l’appuntamento con le lezioni in presenza.

L’ORDINANZA DEL SINDACO DI GIOIA

Il sindaco Fabio Di Gioia

Arrone come Narni

«A decorrere dal 10 gennaio 2022 fino al 15 gennaio 2022 nel territorio comunale – si legge nel provvedimento – sono interdette in presenza le attività degli istituti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, fatta salva la possibilità dello svolgimento delle attività scolastiche con modalità a distanza, mantenendo regolarmente in servizio il personale Ata.  Resta salva la possibilità di svolgere in presenza le attività scolastiche degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del ministro dell’Istruzione 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del ministro dell’Istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata». Infine, come a Narni, «per tutti i ragazzi in età scolare, è sospeso in tutto il territorio comunale lo svolgimento di attività sportiva di gruppo in spazi chiusi, nonché l’utilizzo di spogliatoi per qualsiasi attività sportiva di gruppo». Si riprende in presenza dal 17 gennaio. Si svolgeranno regolarmente le attività scolastiche degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Arrone

La motivazione: +25% contagi

Il primo cittadino spiega che «nel territorio comunale è stato rilevato negli ultimi cinque giorni un notevole incremento del numero dei casi positivi (circa il 25% – massimo valore assoluto rilevato dall’inizio dell apandemia), dei quali non è possibile attualmente conoscere l’effettiva entità a causa della difficoltà del tracciamento dei contatti da parte della Usl Umbria 2; detto aumento si è registrato in tutte le fasce di età scolastica e ad oggi non è stato possibile effettuare un tracciamento efficace e puntuale sui casi di positività riscontrati nella popolazione scolastica; l’elevato numero dei casi positivi registrati comporterà notevole difficoltà organizzative per tutto il personale scolastico». Risultato: studenti in Dad.

Elisabetta Cascelli

Screening a Ferentillo: sei positivi

A Ferentillo rientro confermato invece. Lo ha reso noto domenica il sindaco Elisabetta Cascelli: «Questa mattina sono stati eseguiti 70 tamponi under 18 di cui 6 sono risultati positivi (appartenenti a medesimi nuclei familiari); gli screening dei giorni precedenti hanno avuto risultati analoghi. Al momento, dunque, non ci sono dati di diffusione tali da impedire il rientro a scuola secondo la normativa nazionale e regionale, quarantene mirate e monitoraggio continuo degli studenti». Segnalate tuttavia difficoltà – come in ogni territorio della regione – per l’accesso alle vaccinazioni pediatriche.

Rachele Taccalozzi

Anche a Montefranco si entra

Si rientra in presenza anche a Montefranco, come ha annunciato nel pomeriggio di domenica il sindaco Rachele Taccalozzi: «Dopo attenta valutazione della situazione epidemiologica nel nostro Comune, che attualmente registra 37 casi di positività al Covid-19, in considerazione del confronto costante con la dirigente scolastica che non ha rappresentato particolari criticità e nel rispetto delle decisioni prese a livello nazionale e regionale, le attività didattiche nelle nostre scuole riprenderanno regolarmente domani. Raccomandiamo il rispetto delle regole e l’attenzione alle norme di prevenzione per mantenere la sicurezza delle nostre scuole – conclude – e per garantire un diritto fondamentale ai nostri bambini».

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