Terni, mutui Ics: scatta la rinegoziazione

Misure per l’emergenza covid: pronta l’adesione alla possibilità di sospensione messa in campo dall’Istituto per il credito sportivo

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La comunicazione dell’Istituto per il Credito Sportivo è dello scorso martedì e fa riferimento alle misure per l’emergenza epidemiologica covid-19. C’è stata l’adesione all’accordo Abi, Anci, Upi e di conseguenza l’ente del presidente Andrea Abodi è pronto a sospendere le rate (quota capitale) dei finanziamenti in scadenza fino al 31 dicembre 2020 a Province e Comuni. La deadline è fissata a mercoledì ed a palazzo Spada è pronta la delibera per procedere.

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La rinegoziazione

«Questa iniziativa – aveva spiegato l’Ics – si aggiunge a quella già attivata il 25 marzo scorso relativa alla sospensione delle rate dei mutui per i soggetti privati e a quella in procinto di partire relativa ai mutui liquidità per le associazioni e le società sportive filettantistiche, confermando il forte legame di Ics con le realtà socialmente più rilevanti a livello territoriale e testimoniando, tanto più adesso, il ‘cuore’ della nostra missione di banca per lo sviluppo sostenibile dello sport e della cultura al servizio del Paese». Per quel che concerne il Comune di Terni l’importo in ballo per il 2020 è vicina ai 200 mila euro. Una rinegoziazione dei mutui in sostanza. Ma c’è anche altro.

Il guaio

Discorso diverso invece per altri mutui contratti in passato con una banca – da palazzo Spada fanno sapere che valgono circa cinque milioni di euro, un ‘fardello’ non di poco conto – e per il quale non si può procedere allo stesso modo.

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