Covid, Todi: il prefetto stoppa Ruggiano

Incontro odierno dopo l’annuncio del primo cittadino di voler adottare un provvedimento in deroga adl Dpcm per le riaperture: sarebbe illegittimo e da annullare

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Consapevolezza della situazione di criticità descritta dal sindaco, ma avviso chiaro e conciso: l’eventuale ordinanza sarebbe illegittima e comporterebbe l’annullamento da parte dello stesso prefetto. Questo ha detto Claudio Sgaraglia ad Antonino Ruggiano, primo cittadino di Todi, nell’incontro che si è svolto giovedì in merito al preannuncio di adozione di un provvedimento per riaprire le attività in anticipo.

RUGGIANO: «PREANNUNCIO ORDINANZA. GENTE ALLO STREMO A TODI»

L’incontro per chiarire

Il colloquio è nato dalla decisione di Ruggiano di emanare un’ordinanza per anticipare le aperture di alcune attività, in deroga a quanto prevede l’ultimo Dpcm del premier Giuseppe Conte. Il prefetto Sgaraglia ha ascoltato e ha fatto presente che, se davvero ci fosse un atto simile, sarebbe subito annullato da lui stesso. Il sindaco di Todi tuttavia – si legge nella nota del Comune – si riserva «di valutarne la eventuale adozione, anche contro il parer dell’autorità governativa. Per ora, in attesa dell’evoluzione del quadro regionale con il piano preparato dalla presidente Donatella Tesei, il sindaco «intende accogliere le raccomandazioni del signor prefetto, al quale vanno i segnali della massima gratitudine e della massima stima, per il difficile lavoro che sta compiendo. Alla città di Todi, a tutti i piccoli e medi imprenditori che in questo momento stanno soffrendo per le conseguenze della gravissima crisi che stiamo vivendo, va l’invito a non abbassare la guardia e a non mollare. I nostri sforzi stanno per essere premiati e siamo sicuri che ci aspetta un futuro di rinascita e di rilancio della città».

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