Appalto urgente Covid da 3,6 milioni: lavoro temporaneo nelle aziende sanitarie

Affidamento del servizio di somministrazione: riguarda infermieri, oss, tecnici di laboratorio e di radiologia per 198 persone. Coinvolte Usl ed ospedali di Perugia e Terni

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di S.F.

Una procedura di massima urgenza – senza precedente pubblicazione del bando – per l’affidamento del servizio di somministrazione di lavoro temporaneo per fronteggiare l’emergenza Covid, utile per le aziende sanitarie della Regione (Usl e ospedali di Perugia e Terni). L’apertura c’è stata in chiusura di 2021 e l’appalto ha un valore base per sei mesi di 3,6 milioni di euro che, con l’opzione di incremento del quantitativo fino ad un massimo del +50%, può arrivare fino a 5,4 milioni. La chiusura per ricevere le offerte è fissata al 17 gennaio e il criterio applicato per il via libera è quello del minor prezzo.

IL CAPITOLATO TECNICO INTEGRALE – LEGGI

L’ospedale di Perugia

L’emergenza e il tipo di procedura

L’appalto è suddiviso in quattro lotti e il valore complessivo base da 3,6 milioni – viene specificato – è stato calcolato applicando «al costo presunto del lavoro una percentuale pari al 4%, la quale sarà soggetta a ribasso da parte degli operatori economici in fase di offerta». L’obiettivo dell’iter lanciato da Umbria Salute e Servizi è giungere alla stipula di un accordo quadro pluri-fornitore per singolo lotti. «Lo stato emergenziale e la somma urgenza – si legge nel disciplinare – con cui è necessario addivenire in tempi brevissimi all’aggiudicazione del servizio in argomento non consentono il ricorso alle ordinarie procedure di gara e ad un differente criterio di aggiudicazione; diverse modalità di espletamento richiederebbero tempi procedimentali incompatibili con la situazione emergenziale in atto, con il rischio, non accettabile, di non riuscire a garantire prestazioni e servizi sanitari essenziali senza soluzione di continuità».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il Santa Maria di Terni

L’urgenza ed i pagamenti

Crisi e difficoltà. Si procede con il maxi appalto: «Il ricorso alla somministrazione di lavoro temporaneo – viene puntualizzato nel capitolato tecnico – trova fondamento nella sussistenza di ragioni somma urgenza volte a fronteggiare la pandemia in corso, anche riferibile all’ordinaria attività delle aziende gravata dallo stato emergenziale, per il supporto e potenziamento delle attività e prestazioni sanitarie proprie dell’amministrazione per non pregiudicare il livello dei servizi essenziali erogati. Ai prestatori di lavoro, l’operatore economico aggiudicatario dovrà corrispondere un trattamento retributivo in tutte le sue componenti, non inferiore a quello stabilito dalle leggi e dal Ccnl di comparto vigente nell’amministrazione committente per il personale dipendente di uguale profilo professionale con anzianità iniziale». Esclusi dall’appalto materiale (badge, postazione, pc) e dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, divise). L’apertura delle buste è prevista per il 19 gennaio.

I quattro lotti: le cifre

I quattro lotti

Ogni azienda sanitaria coinvolta ha il suo lotto. Di base l’appalto prevede l’assunzione di 30 infermieri, 20 oss, 6 tecnici di laboratorio e 4 di radiologia per l’ospedale di Perugia; 10 infermieri, 20 oss, 2 tecnici di laboratorio e altrettanti di radiologia per il nosocomio di Terni; poi Usl Umbria 1 (40+42+5+3) e Usl Umbria 2 (10 infermieri e 4 tecnici di laboratorio). In totale dunque la procedura appena scattata prevede il via libera per 90 infermieri, 82 oss, 17 tecnici di laboratorio e 9 di radiologia (complessivamente 198 professionisti).

 

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