Cratere Centro Italia: interventi per 22,4 milioni di euro in Umbria

Sono stati approvati e finanziati progetti per i territori di Spoleto, Arrone, Cascia, Ferentillo, Monteleone di Spoleto, Norcia, Scheggino, Poggiodomo, Polino e Preci

Condividi questo articolo su

Dodici progetti della Regione Umbria e dai Comuni per complessivi 22,4 milioni di euro legati al ‘contratto istituzionale di sviluppo cratere centro Italia’. Sono stati approvati e finanziati per sostenere la ripresa e lo sviluppo dell’economia nell’area colpita dal sisma 2016.

I progetti finanziati

Si parla della riqualificazione urbana dell’abitato di Sant’Anatolia di Narco per 1 milione 500 mila euro; realizzazione di una bretella di collegamento con relative rotatorie nell’area di Santo Chiodo (Spoleto) per 2 milioni 500 mila; riqualificazione paesaggistica e urbana di Vallo di Nera con potenziamento della rete di mobilità sostenibile e degli attrattori turistico per 1 milione 500 mila; piscina e campo di calcio di Arrone, primo stralcio manutenzione straordinaria e rigenerazione del campo di calcio comunale per 1 milione 500 mila; ciclovia di Santa Rita primo stralcio itinerario tra turismo e devozione (Cascia) per 3 milioni; lungo la via di Francesco alla scoperta del fiume, dei borghi e delle rocche (Ferentillo) per 1 milione 400 mila; realizzazione impianto polivalente coperto al Parco della Croce a completamento del complesso sportivo esistente (Monteleone di Spoleto) per 1 milione 500 mila; piano di azione e mobilità sostenibile a Castelluccio di Norcia (Norcia) per 3 milioni 720 mila; recupero di Poggiodomo vecchia, primo stralcio percorsi di valorizzazione tra storia, natura e memoria per 890 mila; riqualificazione urbana dell’abitato di Polino per 1 milione 390 mila; Preci verso la transizione ecologica, primo stralcio (Preci) per 2 milioni e riqualificazione urbanistico ambientale e funzionale del parco di Valcasana (Scheggino) per 1 milione 500 mila euro.

L’obiettivo

Si tratta – spiegano dalla presidenza della Regione e dall’assessorato alle aree interne, cultura e turismo – «di opere integrative e complementari rispetto alla ricostruzione degli edifici che interessano cinque settori di intervento: ambiente e risorse naturali, cultura e turismo, trasporti e mobilità, riqualificazione urbana e infrastrutture sociali. Accanto alla ricostruzione vera e propria, questi interventi sono essenziali per la ripresa dell’economia dell’area colpita dal terremoto e quindi per la tenuta del tessuto sociale di questi territori. I progetti, in accordo con quanto previsto dagli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale, si caratterizzano per complementarietà – concludono – ed integrazione rispetto ad interventi già finanziati e presentano una elevata canteriabilità, pur appartenendo a diverse fasi di progettazione e realizzazione. Si tratta di un primo stanziamento a cui seguiranno risorse aggiuntive che andranno a finanziare ulteriori progetti».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli