Crisi commercio Terni: «Puntiamo su centro città ‘salotto’»

In III° commissione consiliare confronto sulle varie problematiche: mercatino settimanale, tassazione e sviluppo economico. La minoranza: «Si naviga a vista»

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di S.F.

Sviluppo economico della città, il ‘faticoso’ trasferimento del mercatino settimanale in centro, la crisi nazionale e locale, la visione d’insieme che latita e un centro storico in enorme affanno. Focus sul commercio venerdì mattina in III° commissione consiliare – telematica e non in presenza, era già stata programmata in questo modo al netto della positività di Valdimiro Orsini –  con l’intervento dell’assessore Stefano Fatale, sollecitato in particolar modo dai consiglieri di minoranza. Si torna anche a parlare di quel famoso progetto legato al  ‘centro commerciale naturale’ non concretizzato negli ultimi anni.

MERCATINO IN CENTRO: «STRADA TRACCIATA»

Centro ‘salotto’

In primis Fatale, ricordando del caso Covid emerso in giornata, ha espresso solidarietà al consigliere di Uniti per Terni: «Spero che a breve esca dalla situazione in cui si trova». Poi si è entrati subito nel cuore dell’argomento: «Tutti conosciamo le difficoltà e la crisi che ha investito il Paese e la città, stiamo cercando di trovare delle soluzioni in collaborazione con le associazioni di categoria. La scelta dell’esecutivo è di spostarlo nel centro cittadino per cercare di rendere l’area più attrattiva: l’obiettivo è farlo diventare quel ‘salotto’ che è stato per anni, ma non va fatto solo con le mie deleghe. L’amministrazione dialoga con tutti (l’assessore in questo caso parla di ‘aggregazioni di persone’), ma è chiaro che va mantenuto il livello di accordi con le associazioni riconosciute. Vogliamo costruire un calendario di eventi continuo e costante». Numerose le attività che hanno abbassato le saracinesche – Covid o meno – in centro nell’ultimo periodo.

PERUGIA E TERNI SENZA LUNA PARK? «A BERGAMO VIA LIBERA»

Mercatino in centro e sviluppo

L’attenzione è tutta sul trasferimento nelle vie centrali – via Colombo, parte di corso del Popolo e largo Frankl su tutte – del mercatino settimanale: «Stiamo definendo i problemi tecnici per poterlo fare. Mi auguro possa avvenire prima di metà novembre. Sono state raccolte un centinaio di firme da parte dei commercianti, medesima richiesta è arrivata dalle associazioni. Tassazioni da diminuire per gli edifici commerciali del centro? Sapete bene le condizioni del Comune, è difficoltoso. Ripeto, la cosa più rilevante è che tutto diventi più attrattivo, quest’anno putroppo ci è mancato TerniOn: mi auguro che il Natale possa rappresentare una fase più distensiva, pandemia permettendo». Nessun cenno al luna park. Doriana Musacchi del Gruppo Misto ha chiesto delucidazioni sugli input arrivati dai negozianti per migliorare il contesto, mentre Alessandro Gentiletti (Senso Civico) ha sottolineato che la crisi odierna non è «dovuta solo a mancanza di eventi, ma anche al reddito medio pro capite dei cittadini. Forse non c’è la possibilità di fare shopping a causa delle cifre di salari e stipendi. Dobbiamo parlare di iniziative che possano realmente favorire la crescita economica di Terni, di sviluppo economico».

‘CENTRO NATURALE’: «TERNI STA MORENDO»

«Ragionare in maniera integrata»

Dal M5S – si sono esposti Federico Pasculli e Luca Simonetti – l’indicazione di «ragionare in maniera integrata, altrimenti non si va da nessuna parte. Mercatino in centro? Avevamo chiesto uno sforzo maggiore e la sperimentazione è un bene, è un passo significativo. L’amministrazione si faccia sponsor di altre questioni che possano fare la differenza, come ad esempio il polo universitario». Michele Rossi (Terni Civica) ha tirato in ballo «le scelte errate del passato. Gli edifici commerciali a ridosso del centro storico hanno penalizzato il commercio nell’area centrale. Saranno importanti i tavoli di confronto che ci saranno, anche coinvolgendo i comitati spontanei». Fatale nell’intervento successivo ha parlato anche della fiera di San Matteo – 27 settembre –  e della prossima Fiera dei Morti: «Stiamo valutando controllando lo stato della pandemia, pur continuando nella programmazione».

L’università e il ‘centro commerciale naturale’

Breve passaggio di Fatale sul polo universitario e le possibilità future: «Lo abbiamo avuto per anni a Pentima, Collescipoli e Maratta, ha portato in centro movimenti e persone. Struttura fondamentale per l’economia della città: dobbiamo continuare a concentrarci sulle facoltà sviluppate in partenza e forse acquisire qualche scuola di specializzazione per lo sviluppo. Il ‘centro commerciale naturale’? Era un’idea perfetta che purtroppo gli stessi promotori hanno abbandonato. Per il centro del ‘salotto’ mi riferivo un po’ a quell’idea: chiaro che le grandi superfici di vendita costruite fuori dal centro storico non hanno aiutato in tal senso. Spero che a breve avremo un piano urbanistico del commercio.

«Si naviga a vista»

Secondo giro e parte l’attacco di Gentiletti: «Avete spostato il mercatino allo Staino senza riasfaltare, con fango, polvere e fanchiglia. Ora si parla di metà novembre per il trasferimento in centro: sì, la soluzione individuata è quella che avevamo sostenuto, ma non vi faccio i complimenti – a differenza del M5S – perché serviva agire con più decisionismo in un momento economico difficile come questo. Si continua a navigare a vista». Sul tema trova l’appoggio di Simonetti: «Se parliamo di visione a medio-lungo termine non posso che sposare ciò che ha detto Gentiletti, la giunta è carente. Mi auguro che questa città scelga delle facoltà – ritorno sull’università – che guardino al futuro e non al passato». Da Lucia Dominici (FI) l’invito ad avere «più coraggio ed una visione diversa. Perché non riproporre il ‘centro commerciale naturale’». I confronti non finiscono qua.

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