Mercatino in centro: «Strada tracciata»

Terni – Riunione con le associazioni di categoria: mirino su via Colombo, largo Frankl e parte di corso del Popolo. «Sacrifici per i residenti». Scontro su La Passeggiata

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di S.F.

Il mercatino allo Staino mercoledì mattina, 23 settembre

Un trasferimento in via sperimentale – da novembre a febbraio, in concomitanza con il Luna Park – da vocabolo Staino al centro cittadino nelle aree che coinvolgono via Colombo, largo Frankl, una parte di corso del Popolo (esclusa la zona di fronte al tribunale) e piazza Europa. Questa la soluzione sperimentale di cui si è discusso mercoledì mattina al Pentagono per risolvere il problema del mecatino settimanale in vocabolo Staino: un’ora di confronto tra assessori, capigruppo di maggioranza e associazioni di categoria degli ambulanti con toni alti, bisticcio su La Passeggiata e tentativi di trovare la quadra dopo settimane di polemiche. L’ipotesi sul tavolo c’è, ma i dettagli da mettere a punto per concretizzare non sono pochi: aree pedonali, viabilità, sicurezza, certificazioni di prevenzione antincendio e spazi. Nulla di esecutivo al momento.

MERCATO DI NATALE, ADDIO LARGO FRANKL

FORTINI E STELLATI AL TERMINE DEL CONFRONTO: «STRADA TRACCIATA PER IL CENTRO»

«STAINO MALE, PORTARLO IN CENTRO»

La riunione

Il Goia lascia: scontro con gli assessori. «Dove sono le certezze?»

Da tempo gli ambulanti chiedono un cambio di passo – era stato firmato un accordo l’8 giugno a palazzo Spada per l’asfaltatura e altri aspetti, poi di nuovo bagarre e richiesta di spostamento – sul tema considerate le difficoltà operative allo Staino. Ed ecco che alle 10.40 è scattato un nuovo tête-à-tête tra le parti per venirne a capo: a fine novembre arriveranno 68 attrazioni per il luna park ed il tempo stringe. Un dialogo a tratti molto aspro – il rappresentante del Goia Vincenzo Cardenia ha attaccato su La Passeggiata, ben vista dagli operatori come soluzione, e alla mancanza di risposte certe ha abbandonato il tavolo in seguito ad uno scontro verbale con l’assessore Leonardo Bordoni – che ha portato ad un ‘patto’ per il trasferimento: «Gli esponenti del consiglio comunale presenti – sottolineano Mauro Fortini della Fiva Confcommercio e Daniele Stellati di Confesercenti – ci hanno prospettato un’ipotesi concreta di spostamento in centro per novembre. Interesserebbe l’area di via Colombo, largo Frankl e piazza Europa: per noi è accettabile seppur quella de La Passeggiata resti l’opzione principale che abbiamo portato alla loro attenzione».

L’ACCORDO DELL’8 GIUGNO DOPO LE PROTESTE

Largo Frankl

«Strada tracciata»

Non sarà così semplice da attuare: «C’è tempo per organizzarci – specifica Fortini – e abbiamo già avanzato proposte sia per la planimetria che per il piano di sicurezza. Felici di poter sperimentare l’attività in centro, vogliamo iniziare il prima possibile: si dovrà lavorare a livello tecnico per la sistemazione dei dettagli, la strada è tracciata. Da valutare sarà l’impatto del centro con il mercato, per gli operatori sarà più impegnativo a livello di responsabilità: proveremo a ridare slancio al commercio con la sinergia tra quello ambulante e il fisso». Oltre a Bordoni, sponda Comune erano presenti l’assessore Stefano Fatale, il dirigente Andrea Zaccone, Federico Brizi (Lega), Maurizio Cecconelli (FdI) e Michele Rossi (Terni Civica).

IL 27 MAGGIO DEBUTTO TRA I MALUMORI

Piazza Europa

La sperimentazione e l’impatto

Il via libera ci sarebbe – condizionale d’obbligo al momento – da metà novembre: «La linea dell’esecutivo è di aprire una fase di sperimentazione – ha puntualizzato Bordoni – e allocare il mercatino settimanale in centro. Ci sono problematiche di carattere tecnico e valutazioni da considerazioni da fare: riguardano l’aspetto della sicurezza e dei costi. Tutto sommato abbiamo accolto le esigenze degli ambulanti e dalle associazioni di categoria, mentre per quel che concerne vocabolo Staino è presto ipotizzare un ritorno nel 2021». Anche Confartigianato ha ritirato in ballo La Passeggiata.

FEBBRAIO 2020, IL CONFRONTO SU LA PASSEGGIATA IN COMMISSIONE

Il mercato allo Staino

La sovrapposizione ed i sacrifici

Di mezzo ci sono anche gli eventi natalizi. Altra condizione da tenere a mente: «Sicuramente dovremo chiedere dei piccoli sacrifici – aggiunge Bordoni – ai residenti e alle attività come studi professionali e quant’altro. Siamo tuttavia fiduciosi di poter ottemperare i fastidi e le preoccupazioni che avranno. La coincidenza con il mercatino di Natale? Chiaro che il tutto vedrà necessariamente una compatibilità delle due occupazioni e dell’impegno dell’asse viario interessato. Ripeto, ci saranno sacrifici per il centro in termini di decoro: potrebbe creare dei problemi e se dalle prime occasioni dovessimo riscontrare delle criticità siamo pronti a tornare sulle nostre posizioni». Una volta finito il confronto con le associazioni di categoria se ne è aperto un altro tutto interno alla maggioranza.

IL BRACCIO DI FERRO SUL MERCATINO

La riunione

La Passeggiata: scontro in maggioranza

Proprio mentre Fortini e Stellati stavano dando deludicazioni ai giornalisti sulle novità odierne, ecco che dalla sala riunioni del 3° piano del Pentagono si alzano le voci: sì, perché i capigruppo di maggioranza – attivo in particolar modo il consigliere Rossi – e gli assessori si confrontano in modo deciso sulla linea da tenere e mostrare agli altri interlocutori per l’ipotesi Passeggiata. In sostanza c’è chi ha ricordato che la questione – se ne era dibattuto in un’affollata commissione consiliare del febbraio 2020 – era stata chiusa da tempo anche per motivi tecnici. Altri invece non sono contrari – leggasi Lega – e gradirebbero questa via d’uscita: in tal senso è emerso un contrasto, tutt’altro che nascosto. Concluso il quarto d’ora di confronto spazio ai sorrisi in pubblico.

La Passeggiata

«Comune promette illusioni»

Come detto c’è chi, dopo una ventina di minuti, se ne è andato dal Pentagono. Per Cardenia l’ipotesi esposta in giornata è impraticabile: «Il Comune sta proponendo in via sperimentale un’ipotesi affascinante, è vero, tuttavia mi sembra una cosa impossibile. Più volte abbiamo chiesto lo spazio dell’ex officine Bosco e La Passeggiata: per loro sarebbe più semplice, invece continuano a perdere tempo con proposte fantascientifiche. Portarlo in centro – si discosta dagli altri rappresentanti – è un’idea fantasiosa, è tutto una falsa: quando arriveranno le giostre costringeranno gli ambulanti a stare stretti dall’altro lato rispetto alla posizione attuale e ci sarà un mercato zoppo. Il Comune sta promettendo illusioni ed ecco il motivo per il quale ho abbandonato». Per ora – è stato ribadito durante la riunione – non c’è nulla di certo.

LA PRESSIONE DI CONFCOMMERCIO «VIA DALLO STAINO»

L’idea per il posizionamento del mercato a La Passeggiata nel febbraio 2020

«Passeggiata scelta migliore»

Nel primo pomeriggio Confartigianato si espone in via ufficiale, ribadendo di aver sostenuto «che la scelta più concreta e al contempo in grado di contribuire al rilancio del centro città, fosse il parco della Passeggiata. La localizzazione di un mercato importante come quello ternano del mercoledì, che ha auspicabili prospettive di miglioramento, per un periodo lungo coincidente con la realizzazione del nuovo palazzo dello sport è una questione complessa che coinvolge problematiche molto diverse (flussi fisici di persone e di veicoli, disponibilità di parcheggi, accessibilità da parte dei cittadini, idoneità del suolo pubblico, accessibilità veicolare e ingombro dei mezzi degli operatori, sicurezza, igiene, ecc.), problematiche che se sottovalutate possono generare caos e disagi nell’area urbana interessata, oltre che deprimere economicamente il mercato stesso. L’area della Passeggiata – viene evidenziato – è l’unica che può garantire un impatto sostenibile rispondendo efficacemente a queste esigenze e pertanto, se non esistono motivazioni ostative di carattere tecnico oppure contrarietà degli operatori (entrambe non risultano allo stato attuale) rimane la soluzione più concreta. La localizzazione del mercato alla Passeggiata infatti può creare un circolo virtuoso di rilancio del centro città e l’area per le sue caratteristiche e vocazioni appare idonea: chiusura al traffico ordinario, fondo già asfaltato, compatibilità con le attività ordinarie (destinazione pubblica del parco a servizio del centro urbano e destinazione pubblica del mercato a servizio di tutti i cittadini). Confartigianato Terni si limita a far presente che la sottovalutazione di queste problematiche ha già determinato la scelta dello Staino da parte dell’amministrazione comunale, che, come purtroppo era facilmente prevedibile, si è rivelata una soluzione non sostenibile».

L’ASSESSORE BORDONI: «DOVREMO CHIEDERE SACRIFICI AI RESIDENTI»

La minoranza attacca: «Guerra intestina Lega-FdI»

Nel pomeriggio sono i gruppi consiliari di Pd, Senso Civico, M5S e Terni Immagina a dire la loro: «Spaccatura in maggioranza e fumata nera dopo il conclave straordinario su dove posizionare il mercato del mercoledì. L’amministrazione in guerra con la città si nasconde al Pentagono. Apprendiamo della riunione tecnica di questa mattina dalla stampa. La scelta di svolgerla a porte chiuse, solo con i capigruppo di maggioranza e soltanto alcuni rappresentanti di categoria, conferma purtroppo l’insofferenza di questa amministrazione verso la trasparenza e la democrazia e la paura della città che la spinge a fuggire dalle sedi istituzionali e a non prendere mai alcuna decisione. Sono mesi – ricordano – che chiediamo un confronto nelle sedi consiliari insieme ai rappresentanti di categoria. Sono mesi che evidenziamo la necessità di trasferire il mercato del mercoledì in centro e di prendere decisioni, uscendo finalmente dall’immobilismo tattico che attanaglia l’amministrazione e che costa in termini di prodotto interno lordo alla città.  Ci spiace che l’immenso dispiegamento di intelligenze politiche si sia tradotto in un nulla di fatto, ma ci sembra inevitabile quando l’unica preoccupazione di questa maggioranza è quella del protagonismo di alcuni e delle ambizioni assessorili di altri. Come gruppi di minoranza non siamo stati invitati al concilio straordinario così come sono state deliberatamente escluse molte associazioni: uno sgarbo istituzionale ma più che altro segno della pochezza politica dell’attuale compagine di governo, capace soltanto in questi anni di aumentarsi le indennità. Lo spostamento in centro è l’unica soluzione percorribile. Lo richiedono molte associazioni e voci sempre più autorevoli. L’amministrazione prenda, almeno su questo, una decisione che sia una, facendo cessare – chiudono – il grottesco balletto di riunioni che servono soltanto a chi si crede esperto di tutto per sentirsi magari essenziale».

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