Da Terni a Rieti per vaccinarsi: «Se aspettiamo l’sms…»

Anche sabato sono stati diversi i ternani che, dopo aver ‘pre-aderito’ in Umbria, hanno deciso di raggiungere il capoluogo sabino. Grazie alla possibilità di prenotarsi con Ufirst

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Un turismo vaccinale di prossimità, ma comunque fatto di persone che escono dall’Umbria per andare a vaccinarsi in un’altra regione, nella fattispecie nel Lazio ed in particolare a Rieti. Anche sabato mattina, primo giorno di un weekend da ‘open day’ per la sanità laziale sul fronte dei vaccini anti Covid, diversi ternani hanno raggiunto il capoluogo sabino per ricevere la prima dose. Si tratta per lo più di persone relativamente giovani – comprese nelle fasce 30-39 e 40-49 anni – che hanno pre-aderito alla campagna vaccinale umbra ma che non hanno ancora ricevuto l’sms con la data del vaccino. E allora perché attendere ancora, con Rieti a due passi? A spiegare come ha fatto, lei e anche gli altri che hanno colto l’opportunità, è Martina, 39enne di Terni.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il passaparola e l’app

«Tutto è partito dal passaparola fra amici – racconta – e più di uno mi ha detto: ‘ci si può vaccinare nel Lazio, a Rieti, prima che qui. Perché non ne approfitti?’. E così ho fatto, prenotandomi venerdì attraverso l’app Ufirst. Mi è stato subito comunicato l’orario, così come la documentazione da portare e stamattina (sabato, ndR) sono andata alla caserma Verdirosi di Rieti per ricevere la prima dose di Astrazeneca».

Perché attendere?

«Ho 39 anni – prosegue Martina – e in Umbria ho potuto fare solo la pre-adesione, finora. A cui non ha fatto ancora seguito l’sms con la data ufficiale. Poco male. L’unico disagio, mi è stato spiegato a Rieti, è che per ricevere il ‘greenpass’ dovrò attendere più delle 48 ore previste, in particolare che gli Urp sanitari di Lazio e Umbria ‘dialoghino’ per arrivare all’emissione del tesserino. Una questione burocratica». A Rieti, sabato mattina, erano più di qualche decina i ternani pronti a vaccinarsi. Non una novità, era già successo nei giorni scorsi e accadrà anche domenica e, in futuro, quando ci sarà la possibilità. Così, con una semplice app, i confini regionali del vaccino si sono ‘dissolti’.


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