Era in fila, bello tranquillo. Con la sua brava carta di identità – autentica e nuova – che gli avevano rilasciato le autorità del suo Paese. La Romania.
In aeroporto Lui, il 23 enne rumeno, pluripregiudicato, era appena sbarcato dall’aereo che lo aveva condotto a Perugia da Londra, ma i poliziotti dell’ufficio di frontiera all’aeroporto San Francesco, mercoledì mattina, hanno controllato la banca dati Sdi ed èemerso che si trattava di una vecchia conoscenza della polizia italiana, con innumerevoli furti e rapine commessi a Roma e a Perugia. Inoltre nei suoi confronti era in atto un provvedimento di cattura emesso dalla Corte di appello di Roma, che ne disponeva l’immediato accompagnamento in carcere.
Latitante Il provvedimento era stato richiesto dalla divisione anticrimine in quanto lo straniero, nel settembre scorso, aveva beneficiato della scarcerazione con obbligo di firma quotidiana presso la questura di Perugia. Dopo cinque giorni, però, aveva fatto perdere le proprie tracce e si era reso irreperibile.
A Capanne Dal terminal, insomma, il giovane rumeno è finito direttamente nel carcere di Capanne, dove è arrivato già nel pomeriggio e dovrà finire di scontare la pena residua di un anno e due mesi per un furto commesso nel Lazio.