di Giovanni Cardarello
Una giovane donna di origini ucraine di 33 anni è ricoverata, in prognosi riservata, all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. A dare la notizia l’edizione online del Corriere dell’Umbria. La donna, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata fatta oggetto di un’aggressione con tanto di violenza e percosse. Ancora al vaglio degli inquirenti la dinamica di quanto accaduto.
I primi soccorsi
Ma alcuni elementi emergono con chiarezza. Il primo è che la donna è stata soccorsa nel tardo pomeriggio di venerdì 1° dicembre dopo che un uomo, il fidanzato, ha contattato il 118 della Regione Umbria. Il secondo è che la giovane donna è stata soccorsa, ancora vigile, ma in stato confusionale, all’interno della propria abitazione. La donna era chiusa a chiave dall’interno, tanto che è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per forzare la serratura della porta. Portata al pronto soccorso di Perugia la donna ucraina è stata registrata con codice arancione ma, ben presto, le sue condizioni sono precipitate senza che, nel frattempo, abbia potuto fornire indicazioni necessarie a ricostruire l’accaduto.
Il fidanzato irreperibile
Trasferita nel reparto di terapia intensiva è stata visitata in modo approfondito e sul suo corpo sono state riscontrate varie lesioni giudicate compatibili con un’aggressione e con una violenza. Questo fattore ha, immediatamente, attivato le forze dell’ordine che, intervenuti tanto in ospedale quanto nella casa della giovane, hanno raccolto alcuni elementi probatori di grande importanza. Su tutti il fatto che il fidanzato della donna si è dileguato, ed è tuttora irreperibile; lo stesso giovane durante le fasi del soccorso ha sostenuto di aver colpito per sbaglio la compagna con una gomitata mentre dormivano. Risulta infine singolare che la donna era chiusa in casa dall’interno e non aveva nessuna intenzione di aprire la porta nonostante fosse necessario prestarle soccorso.