È morto Berlusconi. Bandiere a mezz’asta al Comune di Terni

Il leader di Forza Italia, fra le figure più influenti del secondo dopoguerra, è scomparso all’età di 86 anni

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Silvio Berlusconi ad Assisi

Silvio Berlusconi è morto lunedì mattina alle ore 9.30 all’ospedale San Raffaele di Milano dove si trovava ricoverato da venerdì 9 giugno. Il leader di Forza Italia e fondatore di Mediaset, fra le figure più influenti in ambito politico, economico e sociale del secondo dopoguerra, aveva 86 anni. Lo scorso 5 aprile Berlusconi era stato ricoverato nell’ospedale milanese a causa di un’infezione polmonare e di una forma di leucemia che lo aveva colpito. Le dimissioni erano arrivate dopo 45 giorni, anche a fronte di un sensibile miglioramento del quadro, ma venerdì si era reso necessario un nuovo trasferimento nella struttura di cura. Profondo il cordoglio suscitato dalla notizia in tutto il mondo.

Una vita al massimo

Il ‘Cavaliere’ è stato per ben quattro volte presidente del Consiglio dei Ministri. La sua ascesa imprenditoriale, dapprima nell’ambito dell’edilizia e quindi nei rami finanziario e delle comunicazioni, è stata esemplare e travolgente al tempo stesso. Lo sbarco in politica, con altrettanti successi preceduti e accompagnati da quelli in ambito sportivo come presidente del Milan, è avvenuto fra il 1993 e il 1994 con la fondazione di Forza Italia, partito di cui è sempre rimasto il leader. Gli incarichi di governo e parlamentari – anche a livello europeo – si sono succeduti nel tempo, intervallati dalle vicissitudini giudiziarie che hanno alimentato il dibattito sulla sua figura. Tutti, in ogni caso, riconoscono a Silvio Berlusconi una personalità e capacità fuori dal comune, pur a fronte di una figura che ha diviso e continuerà probabilmente a dividere l’opinione pubblica per decenni. Di fatto è stato uno dei simboli più rilevanti dell’Italia negl ultimi decenni e la sua figura ha anche accompagnato la vita quotidiana di milioni di persone.

Il cordoglio

Appresa la notizia della scomparsa del senatore Berlusconi, il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, ha disposto l’esposizione delle bandiere a mezz’asta presso la sede municipale di palazzo Spada. «Chiederò con un atto di indirizzo che una via o un luogo rilevante di Terni sia dedicato a Silvio Berlusconi»: così il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, Francesco Maria Ferranti. «Si tratta di un atto dovuto – spiega Ferranti – nei confronti di una grande personalità del Paese che ha dato molto sia sul versante imprenditoriale che istituzionale e politico. Il presidente Berlusconi è stata una delle figure più rilevanti degli ultimi trent’anni, che ha aperto una nuova stagione per il Paese nella sua dimensione nazionale e internazionale». «La notizia della scomparsa di Silvio Berlusconi ci riempie di tristezza: si chiude una pagina politica e storica per il nostro Paese»: così Eleonora Pace, capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale. «Con la sua discesa in campo – prosegue la Pace – Berlusconi aprì una stagione politica che portò fermento e protagonismo in tutta Italia. Prima con Forza Italia, poi con le altre forze del centrodestra, da imprenditore, da politico e in tutti i settori in cui si è cimentato, Berlusconi ha dato sempre prova di visione e di saper interpretare al meglio sia il momento attuale, che il prossimo futuro. Tutte doti rare e riconosciute anche da chi era politicamente avverso al suo credo. A nome del gruppo consiliare esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia». Il segretario della Lega Umbria, Virginio Caparvi, esprime «profondo cordoglio per la scomparsa di Silvio Berlusconi. È stato un genio innovatore della politica e non solo, un italiano innamorato della libertà in tutte le sue forme, padre nobile del centrodestra unito e di una stagione politica condotta con grande saggezza e con grande amore dallo stesso presidente Berlusconi. Lascia un vuoto incolmabile nella politica – conclude Caparvi – ma il centrodestra lo ricorderà nelle azioni e nei fatti e nel cambiamento che vorrà portare in Italia e in quella libertà che lui ha sempre amato». La Comunità Incontro di Molino Silla di Amelia lo ricorda come «un uomo, un imprenditore capace e un leader politico carismatico che ha segnato la storia del nostro Paese, al quale siamo profondamente legati. La mission comunitaria nella lotta e nella cura delle dipendenze è stata condivisa negli anni anche dal presidente Berlusconi, in virtù della stretta amicizia con il nostro fondatore don Pierino Gelmini. Tanto da sostenerci in numerose iniziative per il recupero dei ragazzi caduti nel tunnel della dipendenza e non solo: nel 2005 venne infatti inaugurato a Lamsai in Thailandia, da don Pierino, un istituto scolastico-professionale intitolato proprio a Silvio Berlusconi, in virtù della donazione che il premier fece a don Pierino per aiutare i bambini vittime dello tsunami. Innumerevoli e indimenticabili le visite di Silvio Berlusconi a Molino Silla – ricorda la Comunità Incontro – come testimoniano gli scatti dell’epoca e un appuntamento attesissimo: le sue telefonate il 26 dicembre di ogni anno in occasione del fine percorso dei nostri ragazzi. Il capo struttura Giampaolo Nicolasi, il direttivo, lo staff multidisciplinare e i ragazzi in percorso della Comunità Incontro Onlus si stringono alla famiglia Berlusconi».


 

 
 
 
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