Eleonora Abbagnato con le ‘Stelle italiane nel mondo’

La straordinaria ètoile, domenica 30 Giugno, al Festival dei Due Mondi di Spoleto

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Maratona di danza e balletto con gli artisti italiani che hanno conquistato le scene internazionali e i più importanti teatri del mondo: dall’Opéra de Paris al New York City Ballet, all’English National Ballet di Londra e altre importanti compagnie: domenica 30 giugno prossimo, alle ore 21.00 in Piazza Duomo, il Festival dei Due Mondi a Spoleto presenta una serata unica e irripetibile, con brani dei più grandi coreografi, ma anche creazioni in prima nazionale firmate da giovani talenti italiani.

Le stelle italiane nel mondo

E’ alle eccellenze italiane nel mondo che hanno conquistato il pubblico internazionale, che Daniele Cipriani dedica una serata-evento unica, appositamente ideata per il Festival. Sono, infatti, tantissimi gli artisti italiani impegnati oggi nelle maggiori compagnie di danza del mondo: étoiles, coreografi e giovani talenti che brillano nei più importanti teatri, dall’Opéra de Paris al New York City Ballet, dall’English National Ballet di Londra al National Ballet of Canada. Le loro biografie sono storie di tenacia e dedizione, segnate da svolte e spirito d’avventura. Nella loro danza c’è il racconto dell’emigrazione artistica italiana, viaggi individuali e vincenti verso l’eccellenza.

Eleonora Abbagnato, ospite d’eccezione

Ospite d’eccezione sarà una delle stelle più brillanti al mondo: Eleonora Abbagnato. Protagonista di una delle più avvincenti storie di successo come artista italiana all’estero, è stata la prima danzatrice italiana a essere nominata étoile del Ballet de l’Opéra de Paris e, contemporaneamente, direttore del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Guidati da questa luminosa presenza, danzeranno le altre stelle italiane provenienti da diverse compagnie internazionali: Davide Dato, di Biella, dal 2016 Erste Solotänzer del Wiener Staatsballett, protagonista delle principali produzioni della compagnia viennese e che a Spoleto presenterà una scoppiettante Tarantella di George Balanchine; Gabriele Frola, di Aosta, nominato nel 2018 Principal del National Ballet of Canada e, contemporaneamente, dell’English National Ballet, che si esibisce nel celebre Grand pas de deux dal Don Chisciotte di Petipa; Rachele Buriassi, già apprezzata solista al Boston Ballet (USA). Presenteranno brani dal repertorio delle loro compagnie gli italiani nelle compagnie dei grandi coreografi del novecento: Davide Riccardo, messinese di diciotto anni, diplomato alla School of American Ballet e, dall’agosto del 2018, primo italiano al New York City Ballet, che vedremo in Andantino di Jerome Robbins, omaggio a uno dei numi tutelari della grande compagnia americana; Claudio Cangialosi, dell’Opera Ballet Vlaanderen (la compagnia fiamminga che ha sede ad Anversa), danzerà un brano del direttore della compagnia, il belga Sidi Larbi Cherkaoui. Questi è senza dubbio uno dei coreografi più richiesti del momento, come lo è Marco Goecke di cui Sasha Riva e Simone Repele, già allo Hamburg Ballett di John Neumeier e oggi al Ballet du Grand Théâtre de Genève (Svizzera), interpreteranno una creazione.

Decennale della scomparsa di Pina Bausch

Pina Bausch, la ‘Grande signora del teatro danza’ moriva proprio il 30 giugno di dieci anni fa, mentre la sua compagnia si trovava proprio a Spoleto. In memoria di questo anniversario, Damiano Ottavio Bigi, artista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch (Germania), interpreterà per la serata spoletina una sua creazione dedicata alla fondatrice della compagnia tedesca. Tra i più giovani: sei ballerini italiani dallo Stuttgart Ballet (Germania): Fabio Adorisio, Daniele Silingardi, Alessandro Giaquinto, Matteo Miccini, Vittoria Girelli ed Elisa Ghisalberti. Questo ‘contingente’ proveniente da Stoccarda presenterà in prima mondiale, due creazioni (per il Festival di Spoleto) firmate dai suddetti Giaquinto e Adorisio, che si stanno facendo notare anche come coreografi: Sonno Elefante (di Giaquinto), sul trio di Brahms per clarinetto, pianoforte e violino e, chiaramente, l’omonima canzone di Paolo Conte; Umarmung (‘Abbraccio’ di Adorisio) su musica di Beethoven. Tommaso Beneventi del Reale Balletto Svedese e la già menzionata Rachele Buriassi (insieme a Giacomo Castellana del Teatro dell’Opera Roma) interpreteranno, sempre in prima mondiale, un trittico sulla Danse Macabre di Saint-Saëns creato appositamente da Francesco Ventriglia. Questi, già direttore artistico del New Zealand Ballet e attualmente coreografo e direttore artistico aggiunto del Ballet Nacional Sodre, Uruguay, è un altro nome italiano presente sui palcoscenici internazionali, avendo firmato lavori oltreché per le compagnie da lui dirette, anche per il Bolshoi di Mosca e il Mariinsky di San Pietroburgo.

Il programma

Attraverso i volti e la danza dei nostri protagonisti, riuniti per la prima volta sullo stesso palcoscenico, sarà tracciata la mappa di un’arte senza confini, nel segno di un’unione ideale. Il programma spazierà dal tradizionale repertorio classico, a brani firmati da grandi coreografi dei nostri tempi, fino ad alcune creazioni originali di giovani autori italiani.

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