‘Nessuna nuova, buona nuova’, diceva il proverbio. Ma nel caso dell’Elettrocarbonium di Narni, le cose non stanno proprio cosรฌ, anzi. Dalla riunione che si รจ svolta venerdรฌ al Mise, infatti, non รจ emersa nessuna posizione nuova da parte dell’amministratore delegato, Michele Monachino e questo non viene considerato un buon segno.
Le proposte A Monachino sono stati prospettati tre scenari diversi: il primo prevede che sia lui a fare la bonifica ‘in continuitร ’, cioรจ con gli impianti in marcia, ma che a pagare sia Sgl; nel secondo sarebbe Sgl direttamente a fare i lavori e a lui verrebbe chiesto un contributo; il terzo prevede che sia sempre la multinazionale a bonificare l’area e l’Elettrocarbonum dovrebbe pendere in affitto lo stabilimento per portare avanti le produzioni di elettrodi di grafite.
Il vertice La riunione – insieme a Giampietro Castano del Mise; c’erano il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti e, a rappresentare la Regione, il dirigente del servizio Politiche industriali, Mauro Andrielli – si รจ conclusa con l’amministratore delegato di Elettrocarbonium che ha ยซpreso attoยป e che ยซfarร sapereยป. In fretta, gli รจ stato chiesto.
La fabbrica Anche perchรฉ a Narni c’รจ della gente che aspetta e che รจ tornata a far i conti con quelle paure che sperava di aver messo da parte: lo stabilimento รจ fermo e i lavoratori che varcano i cancelli, per i vari turni, sono ridotti al numero minimo indispensabile per la cosรฌ detta salvaguardia impianti. Di produzione, nemmeno a parlarne.
Il sindaco ยซPer il momento sappiamo con previsione cosa รจ disposta a fare Sgl – dice Francesco De Rebotti – mentre quanto prima contiamo di ricevere anche la risposta di Monachino. A quel punto potremo, il governo e noi come istituzioni locali, avere in quadro definitivo. Fare, adesso, delle previsioni – conclude il sindaco di Narni – รจ davvero difficileยป. Ma la sensazione รจ che ci sia un po’ di scetticismo, in giro.
Scetticismo ยซQui – dice uno che ne sa – se non si mettono d’accordo tra aziende, la vedo dura. Se vuole i soldi per la bonifica, infatti, Monachino prima deve diventare proprietario della baracca. Ma i soldi ce li ha? Questo รจ il dubbio. Che si fa ancor piรน forte quando filtra un dettaglio – se vogliamo definirlo cosรฌ – non trascurabile: per ‘prendere possesso’ dello stabilimento, Monachino dovrebbe presentare una fidejussione da quattro milioni di euroยป. Sรฌ, lo scetticismo aumenta.