Elettrocarbonium: «Niente più alibi»

Terni, il Mise mette punti fermi sullo stabilimento di Narni: nessuna liberatoria per Sgl, ma Monachino deve mostrarsi credibile

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Lunedì erano assenti, ma alla prossima chiamata non potranno far finta di niente. L’avvocato Marco Petrucci, il liquidatore della Sgl Carbon, e Michele Monachino, l’amministratore delegato di Elettrocarbonium, lunedì hanno ‘passato’ e alla riunione che si è svolta lunedì al Mise non si sono presentati. Ma non saranno ammesse altre defezioni.

La riunione I rappresentanti del governo, della Regione e del Comune sono andati avanti per ore – prima di condividere le decisioni con i sindacati – e alla fine, forti anche delle interpretazioni della legge date dai legali, hanno ribadito che Sgl Carbon non può sperare di ottenere – pur versando un pacchetto di milioni per la bonifica in continuità produttiva – la ‘manleva’ (cioè la liberatoria definitiva sulle possibili bonifiche successive, nella malaugurata ipotesi di chiusura futura del sito) e, quindi, sarà bene che prenda atto di questa certezza e decida di tornare a discutere. Mentre, è stato anche chiarito, Elettrocarbonium deve aggiornare e completare il progetto con il quale intende portare avanti l’attività dello stabilimento narnese, in quanto quello presentato non sarebbe sufficente a giustificare la atti di ‘aiuto’ da parte delle istituzioni.

Gli ‘step’ Ora la trattativa deve continuare a tappe forzate, visto che il termine entro il quale si devono concludere i lavori della conferenza dei servizi dedicata ai temi ambientali scade lunedì 15 febbraio. Il Mise, allora, ha deciso che convocherà, a stretto giro, l’avvocato Marco Petrucci, per metterlo di fronte allo stato delle cose: sgombrato il tavolo dall’ipotesi ‘manleva’, apparsa peraltro sempre tirata in ballo dalla multinazionale con l’intento di allungare i tempi, Sgl Carbon dovrà dire cosa intende fare davvero. Stessa cosa, però, subito dopo – perché anche lui sarà chiamato ‘a rapporto’ al Mise – dovrà fare Michele Monachino, al quale verrà chiesto di presentare, finalmente, un progetto industriale più completo e articolato di quello che aveva depositato in passato e del quale non si sono mai conosciuti troppi dettagli.

Il ‘collegato ambientale’ Un particolare non secondario, poi, sarebbe quello relativo alle norme contenute nel così detto ‘collegato ambientale’ alla legge di stabilità – che sarà operativo proprio da martedì 2 febbraio – e che conterrebbe, questo è uno dei temi dei quali si è discusso lunedì, alcune norme che si rivelerebbero utili ad Elettrocarbonium, soprattutto in relazione ai progetti ‘collaterali’ che Monachino avrebbe in mente di attuare e che sono riferibili anche al mercato dell’energia.

Il sindaco Francesco De Rebotti, il sindaco di Narni, fa professione di ottimismo: «Un fatto importante – dice – è rappesentato dal fatto che il governo ha chiarito gli aspetti legati alle diverse interpretazioni relative alle questioni ambientali. Ora non ci sono più ambiguità e questo è un decisivo passo in avanti. Sgl, adesso, sa che non può più insistere sul quel tema. Come, del resto, Monachino sa che se vuole essere considerato credibile deve offrire delle prove concrete». Ecco, Monachino: «Lui, o chi per lui», sussurra però qualcuno che della faccenda conosce forse più dettagli di altri. O che, almeno, li fa trasparire.

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