«Questa è la lista ‘di’ Stefania Proietti, nata con l’obiettivo di ricomporre un quadro sociale con le rappresentanze che Stefania stessa ha ritenuto le migliori possibili. Di certo c’è che questo progetto andrà avanti anche dopo il voto regionale». Così Carlo Ottone, candidato della lista civica ‘Umbria Domani’ a sostegno della candidata della coalizione di centrosinistra a presidente della Regione. Venerdì mattina ha tenuto una conferenza stampa insieme agli altri due candidati ternani della lista, Nicola Avenia e Lucia Marinelli, per illustrare obiettivi e programmi.
«Il progetto politico – ha proseguito Ottone – prescinde dalle appartenenze politiche di ciascuno di noi, guarda al futuro con la stessa chiarezza e trasparenza che appartengono a Stefania Proietti. Vogliamo unire e riconnetterci ad un tessuto sociale oggi sfaldato, costruire e ricostruire relazioni, parlare ad un elettorato alla disperata ricerca di fiducia. Attaccare l’attuale giunta regionale su infrastrutture, sanità, imprese, digitalizzazione è sin troppo semplice, purtroppo. Vogliamo impegnarci, piuttosto, in un progetto che oggi è agli inizi».
Nicola Avenia, direttore della struttura complessa di chirurgia generale e specialità chirurgiche dell’azienda ospedaliera Terni e ordinario di chirurgia generale all’università di Perugia, non può che ‘battere’ sulla sanità. «Da cinque anni – spiega – siamo senza un piano sanitario regionale, manca un progetto che consenta anche di verificare gli interventi. E di criticità ne abbiamo diverse: il Covid ha ‘denudato il Re’, è ormai chiaro quanto manchi il territorio, quanta poca attenzione ci sia verso quel paziente fragile che ha scarsi contatti con la società. Manca poi una rete oncologica e l’Umbria è l’unica regione della IV categoria a dover essere assistita per questa carenza. Inoltre tocchiamo con mano le carenze in ambito riabilitativo, psichiatrico per i pazienti che ne hanno necessità, come la rete ospedaliera regionale di fatto non esista». Infine il nuovo ospedale di Terni: «Servono 6/7 anni per creare una struttura di questa portata ma a come riempirla di professionalità, ci si deve pensare oggi, non quando sarà tardi».
Lucia Marinelli, insegnante di educazione fisica e sindacalista, affronta le emergenze della scuola: «Con l’autonomia differenziata la scuola non sarà più statale ma regionale, con un’incidenza diretta sugli aspetti contrattuali ma anche dell’offetta formativa. Dobbiamo affrontare anche il tema del dimensionamento scolastico che nel territorio provinciale di Terni, in questi anni, ha visto un accorpamento dietro l’altro, con riflessi diretti sulle famiglie e sull’autonomia di ciascun istituto. Poi c’è il tema dell’edilizia scolastica, in termini di sicurezza ma anche di opportunità. Penso alle nostre palestre, tassello di quella ‘città dello sport’ che tanto può dare al territorio ternano, se le istituzioni credessero in questo progetto che parla di salute, turismo, economia».