Terni, Ferranti (FI): «Fiducia a chi ha dimostrato di saper risollevare la città dal baratro»

Il presidente del consiglio comunale, candidato per Forza Italia, fa il punto a pochi giorni dal voto amministrativo

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Il punto sulle elezioni amministrative imminenti, ma pure sul quadro politico della coalizione e degli ‘altri’, infine uno sguardo alla sua candidatura dopo cinque consiliature di cui l’ultima nelle vesti di presidente dell’assemblea di palazzo Spada. A parlare è Francesco Maria Ferranti (Forza Italia).

Masselli e Ferranti

«Dopo oltre 20 anni in consiglio comunale – afferma – a ragion veduta posso dire che quest’ultima esperienza amministrativa è stata migliorativa per la città. Il dissesto patito dal Comune, sancito da una sentenza della Corte dei Conti che sgombra il campo da qualsiasi interpretazione di parte, ha portato a tasse e aliquote ai massimi livelli e anche limitazioni alla programmazione ed agli investimenti. Nonostante ciò l’amministrazione a guida centrodestra è riuscita a restituire alla città alcuni simboli identitari come la fontana di piazza Tacito, il parco di Cardeto, i giardini pubblici di via Campofregoso e anche l’anfiteatro romano di Carsulae. Allo stesso modo si è cercato di dare un maggiore decoro alla città, pur con risorse limitate: migliorando il sistema di illuminazione, le strade, garantendo una maggiore manutenzione del verde pubblico. Un altro aspetto oggettivamente virtuoso è stata la gestione delle aziende partecipate, da FarmaciaTerni ad Asm fino a Terni Reti: realtà in alcuni casi risanate, rilanciate o messe in sicurezza, come Asm, garantendo sempre il controllo pubblico. Ciò non vuol dire che tutto sia stato fatto: molto resta da fare, soprattutto nelle periferie cittadine. Ma il primo obiettivo era il risanamento del bilancio e ora ci avviamo ad uscire dal dissesto finanziario, un obiettivo raggiungibile nei prossimi mesi che rappresenta il migliore viatico possibile per proseguire un lavoro che è stato finora di assoluta qualità».

«Sul piano personale – prosegue Francesco Ferranti – l’attività condotta dal consiglio comunale è stata positiva: l’assemblea ha lavorato bene, pur scontando un’iniziale inesperienza di diversi componenti. Ho fatto cinque consiliature e mai era accaduto che un ciclo si chiudesse senza alcun atto amministrativo lasciato inevaso: questo vuol dire rispondere alle esigenze dei cittadini, delle imprese, delle aziende pubbliche. Abbiamo operato con grande impegno anche in condizioni difficili, come la gestione ‘da remoto’ durante la pandemia: lì il consiglio è stato fra i primi a mettersi in sicurezza, senza mai smettere di lavorare neanche una settimana. Modificare celermente le modalità operative durante la pandemia è una decisione che rivendico e che ci ha consentito di evitare la paralisi operativa del Comune che, a fronte di isolamenti in serie fra la parte politica e quella amministrativa, avrebbe potuto produrre conseguenze pesanti per i nostri cittadini».

Poi ci sono gli aspetti politici, la coalizione è la stessa ma il sindaco no. «Il centrodestra – spiega Ferranti – si ripresenta unito e, anzi, allargato a qualche ambiente civico in più. Si tratta della stessa coalizione che ha lavorato bene negli ultimi cinque anni. Con un valore aggiunto: il fatto che ci sia il centrodestra al governo nazionale e anche in Regione, offre ulteriori garanzie operative ai territori. Negli ultimi sei mesi questa sinergia fra le istituzioni, ha portato altri risultati. Come lo sblocco del nuovo ospedale di Terni e passi avanti in ambito sanitario, compreso il piano messo in campo dalla Regione Umbria, con un finanziamento di oltre 7 milioni di euro, per lo sblocco delle liste d’attesa. Proprio la sanità è l’ambito a cui bisogna prestare maggiore attenzione, anche alla luce delle criticità portate emerse con la pandemia. Dal punto di vista politico e quindi amministrativo, comunque, lo schema è assolutamente collaudato e la fiducia che ripongo tanto nel mio partito, quanto nella coalizione e quindi nel candidato sindaco Orlando Masselli, è totale. A differenza di una sinistra che ci ha condotti nel baratro e di chi oggi fa promesse evidentemente irrealizzabili, per catturare qualche voto in più».

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