Enti locali Umbria, sbloccate le assunzioni

Le disposizioni del Governo dopo il ricollocamento del personale in esubero dalle Province. Regione e Anci: «Soddisfatti»

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«La disposizione della Presidenza del consiglio dei ministri, arrivata lunedì, certifica la chiusura di uno dei più grandi e gravosi impegni che l’amministrazione regionale si era presa in carico per la ricollocazione di tutto il personale appartenente alle Province». La presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e l’assessore regionale al personale Antonio Bartolini, accolgono così la nota del dipartimento della funzione pubblica di palazzo Chigi, inviata all’Anci e alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

«Tornare alla normalità» Da lunedì per Regione ed Enti locali dell’Umbria «è stata ripristinata la facoltà di assunzione e di mobilità per tutte le categorie di personale, ferma restando ovviamente la regola delle disponibilità delle risorse necessarie. Vista l’assenza o l’esiguo numero di personale in soprannumero degli Enti di area vasta da ricollocare, per la Regione Umbria è possibile procedere al ripristino delle ordinarie facoltà di assunzione». Per la presidente Marini e l’assessore Bartolini, «questo significa che si sono concluse tutte le fasi, previste dalla legge, per il ricollocamento del personale delle Province e che dunque si può tornare alla normalità».

L’Umbria «Nei mesi scorsi – si legge in una nota di Anci Umbria – il dipartimento della funzione pubblica aveva stabilito il ripristino delle ordinarie facoltà di assunzione negli Enti territoriali nei quali si era pressoché completata la ricollocazione del personale soprannumerario di città metropolitane e Province solo per alcune regioni italiane, ma non per l’Umbria, dove erano ripartiti solo i meccanismi di mobilità. Anci Umbria e Regione Umbria, preoccupati in particolare per i comuni colpiti dal recente sisma, si sono adoperati al fine di poter raggiungere anche per gli Enti umbri questo importante risultato, portando a termine sinergicamente il percorso di ricollocamento del personale delle Province».

I dipendenti All’inizio del percorso, nel 2014, erano 312 i dipendenti interessati al ricollocamento, visto che non rientravano più nelle disponibilità delle Province di Perugia e Terni. Di questi, 239 sono stati trasferiti in Regione e 69 hanno invece trovato collocazione nei Comuni e negli uffici statali. Ad oggi il 98,7% dei dipendenti ha trovato una soluzione e questo dato rappresenta la totalità dei lavoratori ricollocabili, visto che sono rimaste aperte soltanto quattro situazioni che però hanno percorsi peculiari che andranno risolti con soluzioni individuali.

‘Esuberi zero’ «Abbiamo raggiunto l’obiettivo ‘esuberi zero’ – hanno aggiunto la presidente e l’assessore – facendoci carico di tutto il percorso, anche nei tratti che non riguardavano direttamente le deleghe regionali come ad esempio la polizia provinciale, fino ad assicurarci che in Umbria non ci fosse nemmeno un dipendente lasciato senza una ricollocazione certa. È un risultato che si è ottenuto grazie al grande lavoro di squadra fatto insieme a Province, Comuni ed Organizzazioni sindacali e grazie alla disponibilità del Governo che ha permesso di chiudere il cerchio dando disponibilità di posti negli uffici territoriali dello Stato».

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