Eurolegno Srl, il concordato ancora non decolla: creditori a bocca asciutta

Dopo 4 anni non c’è ancora l’omologa del tribunale: nuovo rinvio ad ottobre. La vicenda riguarda anche una 20ina di ex lavoratori

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Di rinvio in rinvio, sono passati circa quattro anni da quando la Eurolegno Srl di Marsciano (Perugia) è in regime di concordato preventivo. Il punto è che il concordato in questione non è stato ancora omologato dal tribunale competente, quello di Spoleto, e i creditori – fra cui una ventina di ex lavoratori – vedono passare il tempo senza aver ricevuto ancora un euro di quanto dovuto: diverse mensilità, una tredicesima e l’intero Tfr.

La vicenda

Dopo una prima proposta concordataria ritenuta inammissibile dal tribunale spoletino, la Eurolegno Srl si era vista approvare la seconda. Dopodichè la procedura si è arenata: al momento – l’ultimo ed ennesimo rinvio, legato ad una ulteriore modifica della domanda da parte dell’azienda, ha fatto slittare il tutto da luglio ad ottobre 2021 – i creditori non hanno ancora potuto esprimersi, attraverso il voto previsto in sede di adunanza, sul concordato in questione. Voto che, se favorevole, è decisivo ai fini dell’omologa da parte dello stesso tribunale. Soltanto dopo quest’ultimo passo, con il piano finalmente esecutivo, si può procedere al pagamento dei creditori. E i lavoratori – fra chi deve ricevere il dovuto ci sono ex ed anche attuali dipendenti – sono creditori ‘privilegiati’. In sostanza, il tempo continua a passare ma senza alcun risultato concreto. E la pazienza di chi attende viene messa nuovamente a dura prova.

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