Mattinata intensa, quella di lunedì a Terni, per Alessio D’Amato, consigliere regionale del Lazio, ex assessore regionale alla sanità e candidato alle prossime elezioni europee con ‘Azione’ di Carlo Calenda. Accompagnato dal segretario provinciale di ‘Azione’, Michele Pennoni, e dai membri della segreteria Eleonora Manni, Maurizio Bufi, Andrea Baccarelli e dalla consigliera regionale Donatella Porzi, D’Amato è stato impegnato in una giornata di incontri one-to-one, nel quale il candidato ha avuto modo di incontrare esponenti della società civile, di ricordare l’importanza del voto alle prossime elezioni europee, confrontarsi su una proposta di Mes sanitario e ascoltare le loro proposte per il territorio. Partendo da interlocuzioni con il mondo scolastico, passando per approfondimenti sulla realtà universitaria ternana, incontrando associazioni di lavoratori e di volontariato e realtà produttive con finalità sociali.
«Sono davvero soddisfatto degli incontri avuti a Terni – afferma l’esponente di ‘Azione’ -. La mia intenzione è quella di allacciare un filo continuo di interlocuzione che può e deve andare oltre la scadenza elettorale. E oggi ho potuto raccogliere le molte istanze del territorio: dalle incertezze e preoccupazioni di un quadro geopolitico i cui riflessi ricadono sull’industria italiana, siderurgica e chimica, alle attenzioni da dedicare alla Pac, ai ritmi lavorativi e alle necessità di un rinnovato sistema di welfare che aiuti e sostenga famiglie sempre più anziane e bisognose di servizi».
Il tema fortemente sentito è quello della sanità: «Anni fa vedevo la regione Umbria era sempre tra le prime due tre regioni benchmark su questo tema, mentre ora è precipitata in basso. Noi di Azione abbiamo ribadito in tutte le salse la necessità di ricorrere al Mes sanitario e questa misura è tanto più necessaria, perché a differenza del Pnrr, con il quale si possono finanziare strumenti e strutture, è l’unico modo per intervenire sugli stipendi e assunzioni del personale sanitario. Questa misura viene però osteggiato ideologicamente da altre parti politiche. Il problema è che non si indicano alternative, il sistema così com’è non regge più».
Infine da Alessio D’Amato parte un appello a recarsi alle urne: «Comunque la si pensi è fondamentale andare a votare. Le elezioni europee vengono considerate lontane quando invece sono quelle che più di tutte intervengono sulla nostra vita quotidiana perché, piaccia o no, oggi le risorse e quindi le capacità di risposta anche delle istituzioni locali dipendono da quanto si decide a Bruxelles».