«Non molti sanno che il prodotto umbro più consumato in assoluto e il più diffuso nelle tavole degli italiani è l’acqua minerale. Nel territorio della Regione Umbria sono presenti 17 acque utilizzate ai fini dell’imbottigliamento. Parliamo dei marchi tra i più venduti e popolari d’Italia che rappresentano un patrimonio e un valore aggiunto importante dal punto di vista economico industriale e che può diventarlo anche dal punto di vista della promozione territoriale. Il mio obiettivo è quindi creare la prima Dop delle acque». A dirlo è stato il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, in occasione della rassegna di eventi ‘Acque dell’Umbria, risorsa e fonte di vita’ organizzata a Milano dalla Regione e Sviluppumbria nelle ultime giornate di Expo 2015.
Le acque L’Umbria, ha ricordato Paparelli, «racchiude in sé alcuni dei più bei luoghi in cui l’acqua è indiscussa protagonista. Tra questi luoghi c’è lo splendore delle Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, il Lago di Piediluco fino ad arrivare al fiume Tevere, che attraversa tutta la Regione. Ma in Umbria non sono presenti solo laghi e fiumi, ma anche un sottosuolo ricco di acque minerali e termali. Da Città di Castello a San Gemini passando per Spello ed Assisi, le terme dell’Umbria offrono diverse opportunità per prendersi cura del corpo e della salute. In alcuni casi sono realtà che hanno bisogno di essere ripensate per formula e gestione, ma che senza dubbio rappresentano un patrimonio da sfruttare ancor meglio. Un altro vero e proprio patrimonio che richiama ogni anno turisti anche da fuori regione sono le sorgenti termali di San Gemini, Fontecchio e San Faustino. Oggi infatti, tanti turisti scelgono l’Umbria con lo stesso obiettivo è cioè rilassarsi e rimettersi in forma e vivere un’avventura a stretto contatto con la natura dove,proprio l’acqua, rappresenta uno straordinario veicolo di opportunità».
Il marchio Da qui l’idea: «Voglio utilizzare questa occasione di promozione di questa straordinaria risorsa anche per lanciare l’idea di rivedere e potenziare il Disciplinare di utilizzo del marchio istituzionale che oggi si chiama ‘Le Acque dell’Umbria’, già in essere per il confezionamento delle nostre acque minerali e di sorgente, facendone in prospettiva anche uno strumento di comunicazione del brand Umbria specie per quanto attiene al settore turistico. Immagino un’etichettatura che preveda il nostro claim regionale e magari un piccolo QR code che possa indirizzare direttamente i consumatori interessati a connettersi con i nostri strumenti di comunicazione come ad esempio il nostro portale del Turismo».
L’evento La rassegna dedicata all’acqua è stata animata dallo spettacolo degli ‘Sbandieratori di San Gemini’, che hanno aperto il programma degli eventi, cui hanno fatto seguito le proiezioni dei video dedicati ai paesaggi d’acqua dell’Umbria. Uno speciale omaggio musicale all’acqua è stato reso da ‘L’Orchestra da Camera di Perugia’ che ha eseguito brani tratti dalle opere di Antonio Vivaldi. Nel corso della giornata è stato anche possibile visitare l’esposizione temporanea di una selezione di ceramiche di Deruta: un tributo realizzato per ‘Sora Acqua’ dagli artisti e artigiani della città della ceramica.