Si era fatto convincere da quella ragazza procace, che lui pensava essere reale, a spogliarsi in diretta videochat insieme a lei. Insomma un po’ di sesso online, virtuale. Solo che dall’altra parte del monitor c’era un soggetto pronto a registrare quel video al solo scopo di ricattarlo e farsi consegnare dei soldi. A dipanare la matassa sono stati i carabinieri del comando stazione di Fabro, afferenti alla Compagnia di Orvieto.
La vicenda
Il fatto risale ad aprile, quando un 32enne fabrese aveva deciso di spogliarsi online insieme a questa provocante utente, conosciuta su un noto social network. Mentre avveniva il tutto, c’era chi – come detto – si era attrezzato per registrare la ‘diretta’. Così di lì a poco il 32enne aveva iniziato a ricevere tutta una serie di telefonate dal chiaro contenuto estorsivo: ignoti chiedevano soldi per non diffondere quel video. Inizialmente il giovane aveva aderito alla richiesta, versando su una carta Poste Pay 2 ben 2 mila euro. Poi però si è convinto a sporgere denuncia ai carabinieri. Che hanno intanto individuato l’estorsore, un 60enne della provincia di Bari già noto alle forze dell’ordine. Per ora è lui l’indagato ma non è escluso che, a seguito del lavoro condotto dalla procura di Terni e dall’Arma, se ne possano aggiungere altri. Gravi i reati contestati: ‘estorsione’, ‘diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti’ e ‘minacce’.