Fabro: perseguita i genitori per soldi, lo arrestano ed evade dai domiciliari. Preso

Il primo arresto risale al 23 dicembre. Mercoledì i carabinieri lo hanno individuato in un centro commerciale di Orvieto e lo hanno nuovamente arrestato

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Arresti domiciliari con braccialetto elettronico: questa la misura disposta lo scorso 23 dicembre dal gip di Terni, ed eseguita dai carabinieri del comando stazione di Fabro, nei confronti di un 40enne – G.D. le sue iniziali, originario di Città della Pieve (Perugia) e residente a Fabro – indagato per atti persecutori aggravati ed estorsione. Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma fabrese, a seguito della denuncia sporta dai genitori del 40enne, quest’ultimo avrebbe reso la loro vita impossibile. «In particolare – riportano i carabinieri – è stato accertato che, a partire dallo scorso novembre, con innumerevoli messaggi inviati alla madre in cui offendeva e denigrava entrambi i genitori, l’uomo aveva richiesto loro continuamente somme di denaro e altri beni, minacciandoli di morte qualora non avessero ubbidito e inducendoli così in un perenne stato di paura, sudditanza e timore per la propria incolumità». Nel corso dell’attività i militari di Fabro hanno anche eseguito una perquisizione a carico del 40enne, rinvenendo e sottoponendo a sequestro una katana, numerosi coltelli ed una pistola ‘soft-air’. Fra le altre cose, il 40enne – difeso dall’avvocato Carla Archilei – è stato arrestato in flagrante nella mattinata di mercoledì dai carabinieri della Compagnia di Orvieto perché evaso dai domiciliari: è stato individuato in un bar del centro commerciale ‘Porte di Orvieto’. L’udienza di convalida si è tenuta giovedì di fronte al tribunale di Terni – giudice Francesco Maria Vincenzoni – e si è conclusa con la convalida e, come chiesto dal pm Adalberto Andreani, con il ripristino degli arresti domiciliari. L’uomo si è visto sospendere anche l’erogazione del reddito di cittadinanza. Venerdì è prevista un’altra udienza, questa volta di fronte al gip di Terni e per i fatti che vedono gli anziani genitori, persone offese.

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