Ferentillo, impianto arrampicata: parte iter per trasformazione

Lavori per quasi mezzo milione, la Provincia avvia la procedura: restyling totale, nuove funzioni e miglior impatto architettonico

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di S.F.

L’impatto attuale e quello dell’idea progettuale

Recuperare una situazione di degrado a causa del sottoutilizzo, creare nuove funzioni interconnesse, ridefinire i volumi e rivitalizzare l’area con un’architettura meno impattante. C’è questo alla base della ristrutturazione edilizia dell’impianto per l’arrampicata sportiva in località Precetto, a Ferentillo: la Provincia ha dato avvio all’iter per la procedura negoziata attraverso un’indagine di mercato. Lo scopo è raccogliere manifestazioni d’interesse per l’appalto da valore base di 429 mila euro. A curare la progettazione ci ha pensato lo studio di ingegneria Lombardini di vocabolo Bodoglie, Todi.

L’attuale impianto e il progetto (foto Studio Lombardini)

L’impatto esterno e il turismo sportivo

La struttura si trova all’interno dell’area naturale del Parco fluviale del Nera. Ben visibile anche a distanza – non in positivo – e questo è uno dei problemi esposti nella relazione tecnica: in sostanza si parla di un impianto per l’arrampicata sportiva artificiale con gradinata interrata (oltre tre metri rispetto al piano di campagna) ed una parete di 12 metri per 15 con scale e piani di sosta. Quindi telai modulari in acciaio arancioni, pannelli di copertura in lamiera e, accanto, un fabbricato per i servizi: quest’ultimo non sarà interessato dal restyling. «Il complesso risulta essere sottoutilizzato e con architettura impattante rispetto al contesto paesaggistico. La tipologia costruttiva e le attuali forme architettoniche non si inseriscono in modo organico nel contesto ambientale dell’area, nella quale si riscontrano i tratti tipici dell’edilizia tradizionale umbra. Il territorio – viene specificato nella progettazione – è la meta ideale per gli amanti del turismo sportivo, con possibilità di praticare molte attività sportive, prima fra tutte l’arrampicata, che fa di Ferentillo una delle palestre naturali più importanti e frequentate d’Italia e d’Europa grazie ad un’importante scuola di roccia. La presenza del fiume Nera, inoltre, accanto alla pesca sportiva alla trota, consente anche delle spettacolari discese sia in canoa che con canotti da rafting». Il passaggio sulle altre attività ha un suo perché nell’ottica della riqualificazione.

L’interno (foto Studio Lombardini)

Cosa si vuol fare per il miglioramento

C’è da rendere l’impatto gradevole, ma non solo. L’idea progettuale prevede di conservare la destinazione d’uso sportiva dell’area, ma «arricchendola contemporaneamente di altre funzioni primarie che la possano inserire in maniera più completa e funzionale all’interno della rete turistica, escursionistica e cicloturistica regionale, con la quale possa così interfacciarsi e dialogare». Sarà creata una nuova struttura per l’accoglienza «ponendo particolare attenzione all’impatto dell’architettura progettata sull’ambiente e sul territorio circostante». Come? Rimozione della copertura in acciaio e dell’esistente struttura per l’arrampicata sportiva, più la realizzazione della nuova parete verticale artificiale di dimensioni inferiori rispetto all’attuale: «Tale operazione consente di rimuovere un’opera fortemente impattante dal punto di vista visivo e una struttura per l’arrampicata sportiva attualmente deteriorata, non utilizzabile e fuori norma». A completare la proposta i percorsi in betonelle e l’area verde in corrispondenza del precedente volume vuoto: permetterà di ottenere uno spazio «senza barriere architettoniche a servizio di turisti escursionisti e cicloturisti, a servizio della cittadinanza, in generale a servizio delle attività svolte nelle strutture circostanti e dalla comunità». La scadenza per presentare le manifestazioni d’interesse è fissata al 20 maggio.

L’area circostante

I materiali dell’Umbria

In diversi passaggi si fa riferimento al contesto: «Per le opere progettuali saranno usati i materiali dell’edilizia tipica umbra, quali tegol-coppi per la copertura del fabbricato principale, sportoli in legno lamellare impregnati con colore tipo legno massiccio.  Le facciate saranno trattate con rasatura tipo tonachino nei colori delle terre come da indicazioni della soprintendenza. La pavimentazione esterna sarà realizzata in masselli autobloccanti di calcestruzzo con integrati elementi per i percorsi tattili per ipovedenti. In ottemperanza al regolamento regionale sulla copertura del fabbricato principale saranno installati pannelli fotovoltaici e pannelli solari sulla falda orientata a sud ovest». Il tutto per sviluppare un’area più funzionale e a misura d’uomo.

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