Una raccolta di firme contro la realizzazione di una cabina elettrica Enel di trasformazione primaria a Ferentillo, in località ‘Il Piano’, a due passi dalle rocche del paese.
A promuoverla è il comitato nato allo scopo e che, attraverso un comunicato, afferma che «l’opera va ad incidere seriamente ed irrimediabilmente su una parte di territorio prettamente agricolo e paesaggisticamente rilevante, a ridosso del parco, lungo la Greenway del Nera e la Via di Francesco».
«La popolazione – prosegue la nota – lamenta la mancata informazione su un progetto di tale portata e si interroga sulle conseguenze per la salute e sulla possibilità di collocare tale impianto in un contesto meno impattante». Da qui il sollecito all’amministrazione comunale ferentillese «affinchè venga fatta chiarezza sul perchè è stato deciso di realizzare tale opera in questo sito e perchè se ne è venuti a conoscenza solo con l’inizio dei lavori».
Sabato 18 gennaio, in piazza Vittorio Emanuele II, il comitato inizierà ufficialmente la raccolta di firme con cui chiedere «l’immediata interruzione dei lavori e l’apertura di un tavolo di confronto con gli enti preposti, con l’obiettivo comune di trovare una collocazione alternativa a tale opera».
Nella giornata di sabato, Enel ha preso posizione sulla vicenda attraverso un comunicato stampa in cui si legge che «in riferimento al progetto della nuova cabina primaria di Ferentillo, E-Distribuzione, società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, precisa anzitutto che la struttura occuperà circa la metà dello spazio, con un attento inserimento ambientale ed opportune schermature, rispetto alle immagini circolate finora, e che si tratta di un impianto strategico per lo sviluppo del territorio che non emetterà alcuna emissione, perché si tratta di una cabina di trasformazione e non di produzione di energia».
«Le ‘cabine primarie’ – prosegue E-Distribuzione – sono uno snodo fondamentale del sistema elettrico in quanto costituiscono l’elemento infrastrutturale di interfaccia fra la rete di trasmissione nazionale in alta tensione e le reti di distribuzione in media e bassa tensione e possono pertanto essere considerate come una sorta di porta d’ingresso e di scambio dell’energia elettrica per le città, i paesi, le aree artigianali e industriali».
«Il nuovo impianto – spiega ancora la società del Gruppo Enel – richiederà un investimento di circa 10 milioni di euro e ottimizzerà il servizio elettrico per tutto il territorio, portando grandi benefici con maggiore potenza disponibile, nuove linee di media tensione, magliatura della rete e quindi miglior distribuzione e qualità del servizio per migliaia di cittadini. Nel caso specifico, il progetto rientra nelle iniziative sostenute anche dai fondi Pnrr e verrà realizzato con un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità ambientale con dorsali elettriche interrate e inserimento nel contesto urbano».