«Fingere dissenso non risolve problemi. Come quello della casa»

Terni – Il consigliere comunale Alessandro Gentiletti si chiede perché non sia stato previsto un progetto per San Valentino come per l’ex Gruber. E ‘bacchetta’ alcuni colleghi

Condividi questo articolo su

di Alessandro Gentiletti
Consigliere comunale di ‘Senso Civico’

Mi trovo nel quartiere di San Valentino. Se invece di intraprendere battaglie demagogiche, quegli amministratori di maggioranza che ogni tanto fingono di dissentire da coloro a cui hanno sempre votato ogni atto, si fossero fatti sentire quando venivano presentati i progetti per la riqualificazione urbana e abitativa (la Regione Umbria ha ottenuto fondi per 5 progetti abitativi), forse sarebbero stati più utili e sarebbero più credibili. Perché il Comune di Terni non ha presentato un progetto, come quello che riguarda l’ex Gruber, per la riqualificazione del quartiere di San Valentino, dove ha un accordo di programma con Ater e la situazione è drammaticamente nota a tutti? Perché il Comune di Perugia ha reso protagonista Ater e gli organismi che presiede (si pensi a Ponte San Giovanni) e il Comune di Terni no? Su questo presenterò una interrogazione nei prossimi giorni.

L’emergenza abitativa a Terni è un problema serio, così come il decoro di interi quartieri che non può essere trattato con superficialità e demagogia, per un ritaglio di visibilità. Comprendo il dissenso di qualche cittadino e qualche genitore sulla scuola di via Manassei, ex convento, dove si sta effettuando una rigenerazione urbana con fondi vincolati. Non posso accettare che alcuni amministratori di maggioranza tentino di prendere in giro i cittadini sul problema dell’emergenza abitativa e del decoro urbano. L’opposizione ha sempre registrato il loro silenzio e la loro complice indifferenza.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli