Sono oltre 1300 le comunicazioni che arriveranno, nei prossimi giorni, per informare i cittadini umbri su possibili errori o dimenticanze nei redditi dichiarati per il 2012 e consentire loro di ‘correggere il tiro’ dialogando con l’Agenzia delle entrate. In particolare, 877 sono destinate a contribuenti perugini e 466 a contribuenti ternani.
Le opzioni Nelle lettere, che arriveranno via ‘pec’ o via posta ordinaria, l’Agenzia spiega ai contribuenti che, dall’incrocio con i dati in anagrafe tributaria, risultano delle somme non correttamente indicate nella dichiarazione relativa ai redditi dell’anno 2012. Chi troverà la comunicazione ha due strade: se ritiene di avere le carte in regola potrà mettersi in contatto con l’Agenzia ed evitare che l’anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Se invece ha ragione il Fisco, il contribuente potrà regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso. Questa nuova tornata di invii, che si fermerà per la pausa estiva per poi riprendere a settembre, riguarda i contribuenti persone fisiche, tra cui i titolari di partita Iva.
Le anomalie A rientrare in questa tornata di comunicazioni sono anomalie relative ad alcuni redditi, che, dai dati in possesso dell’Agenzia, risulterebbero non dichiarati, in tutto o in parte, nella dichiarazione modello Unico o 730 presentata nel 2013 e non avrebbero quindi concorso alla formazione dell’imponibile. Errori o dimenticanze che, in passato, avrebbero subito fatto partire l’avviso di accertamento e che invece, con la nuova impostazione impressa ai controlli, vengono preventivamente sottoposti all’attenzione del contribuente.
Cosa fare Se il contribuente riconosce i rilievi evidenziati dall’Agenzia, può correggerli tramite il ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, i relativi interessi e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta (beneficiando della riduzione ad un sesto delle sanzioni). Per effettuare il pagamento, occorre indicare nel modello F24 il codice atto riportato in alto a sinistra sulla comunicazione.