Fontana Tacito, gara per impianto acque

Terni, nuovo step in attesa dei documenti integrativi per proseguire con il tunnel: base di gara da 75 mila euro. Cestelli e filtri in acciaio inox: 70 giorni per farlo

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di S.F.

Laura Zamperoni e Marianna Marconi seguono il lavoro sui mosaici

Due filoni. Il primo, che sta proseguendo, è quello legato allo stacco della superficie musiva ed il successivo rifacimento (la VI° fase): cantiere attivo dal 10 luglio – 300 giorni naturali e consecutivi per l’ultimazione – e, pioggia a parte, non ci sono particolari intoppi. Il secondo riguarda invece la realizzazione del nuovo tunnel a cura Marcangeli, per ora in stand-by – da oltre un mese – in attesa dell’invio di documenti integrativi alla soprintendenza per proseguire l’opera già avviata. In tutto ciò per la fontana di piazza Tacito si registra una novità riguardante la IV° fase del recupero: è in partenza la gara per la realizzazione dell’impianto di trattamento dell’acqua di ricircolo e di reimpiego. La progettazione esecutiva è dell’Asm che, nel 2018, aveva deliberato una sponsorizzazione da 212 mila 700 euro per questo aspetto e l’installazione dell’illuminazione d’emergenza.

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Servono integrazioni per proseguire con il tunnel (foto ottobre)

L’ok della soprintendenza e il bando

A questo punto si arriva in seguito ad una serie di eventi negli ultimi due mesi. Il 20 settembre da Perugia – sponda soprintendenza, la stessa che richiede più informazioni in merito al tunnel da portare a termine – è arrivata l’autorizzazione per l’esecuzione dell’intervento per l’impianto di trattamento dell’acqua, con tanto di posizionamento di apparecchiature in acciaio inox più performanti rispetto a quelle esistenti. Ad inizio ottobre a palazzo Spada è stato approvato il progetto esecutivo e quindi, documentazione alla mano, si può procedere con la gara relativa alla fornitura e alla posa in opera: l’importo base è di 75 mila euro e finanziarlo è il Sii attraverso un’erogazione liberale con l’Art Bonus. Tunnel? «Quando hanno definito – spiega Giunio Marcangeli, in attesa che riprenda l’iter – la situazione basta che mi dicano cosa e come fare, io resto a disposizione».

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Fontana in attesa del recupero

Le tempistiche e l’impianto

Asm ha messo a disposizione i dettagli tecnici – sul documento ci sono le firme di Stefano Tirinzi, Giovanni Di Fabrizio e Giuliano Marziali – già da inizio luglio. Si parla di un impianto di trattamento «delle acque di reintegro (non meno di 5 metri cubi al giorno) e delle acque di ricircolo (tutto l’impianto contiene non meno di 50 metri cubi portati in ricircolo da una pompa avente una portata di 500 l/s); sarà composto di due linee di trattamento separate, con presenza di strutture comuni quali il pannello di controllo dei parametri chimici-dosaggio dei chemicals e il sistema di debatterizzazione. La fornitura e posa in opera dovranno essere complete anche di tutti i componenti (fittings, accessori di montaggio, tratti di tubazione, collegamenti idraulici ed elettrici, ecc.), necessari per dare l’impianto completo, realizzato a regola dell’arte, perfettamente funzionante ed adeguato per lo scopo; dovrà essere prevista e predisposta la/le linea/e delle acque di contro lavaggio dei filtri e del rigettato dell’osmosi inversa con la relativa tubazione di scarico. Tutti i cestelli e i filtri a rete dovranno essere in acciaio inox». Chi vincerà l’appalto dovrà terminare il lavoro entro 70 giorni consecutivi dall’ordine e, dovesse andar male, ci sarà una decurtazione di 100 euro al giorno rispetto all’importo di aggiudicazione.

DOCUMENTO – I DETTAGLI TECNICI PER L’IMPIANTO A CURA ASM

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