Fontana piazza Tacito, integrazioni e check

Terni, in arrivo la visita della rappresentante della soprintendenza Furelli per i mosaici. Intanto si studia per l’illuminazione artistica e si attende per il ‘castello’

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di S.F.

È in arrivo una visita – salvo maltempo o rinvii – per verificare lo stato dell’arte per i lavori in via di sviluppo sui mosaici della fontana piazza Tacito. Siamo solo all’inizio ma i contatti con la soprintendenza sono comunque costanti e continui per evitare guai: nelle prossime ore Stefania Furelli è attesa in cantiere per un primo check su come stanno procedendo le operazioni. Nel contempo c’è il nulla osta per la 4°e 5° fase per l’illuminazione sul vano interrato e il rifacimento del sistema di trattamento acque, mentre per la realizzazione del tunnel e il ‘castello’ la questione è diversa.

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Corso Tacito con, in fondo, l fon

Le diverse fasi e il ‘castello’

L’accelerazione sulla progettazione esecutiva della 4° e 5° fase – è arrivata post autorizzazione della soprintendenza. Per quel che concerne le opere sui mosaici – distacco e rifacimento sulla base dei disegni del Cagli – siamo ancora ai primi passaggi e di questo se ne parlerà con la Furelli. Diversa invece la questione legata ad altri aspetti dell’opera di restauro. Come ad esempio il rifacimento del ‘castello’ della fontana: viene considerato dalla soprintendenza come una sorta di demoliizione e dunque la competenza passa alla direzione generale del Mibac. Quest’ultima ha ricevuto il materiale necessario e per il momento questa fase resta in stand-by. Se ne parlerà più avanti.

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Il tunnel e l’illuminazione artistica 

Anche in questo caso al momento non c’è l’autorizzazione definitiva a procedere, ma un parere favorevole di massima. Cosa significa? Che palazzo Spada dovrà inviare delle integrazioni per completare l’iter e avere il semaforo verde definitivo. Discorso diverso per l’illuminazione artistica: a studiarci è l’Asm dopo che il Comune ha deciso di fare degli approfondimenti per cercare di ricreare il più possibile l’effetto originario sulla base del lavoro di Mario Ridolfi e Mario Fagiolo. C’è un problema: a disposizione ci sono solo descrizioni e foto dell’epoca. Una linea si tirerà a fontana terminata.

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