Franceschini e Malagò: «Norcia torni a vivere»

Il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini e il presidente del Coni Giovanni Malagò si incrociano nella città impegnata nella rinascita

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di S.F.

Giovanni Malagò in corso Sertorio

Entrambi a Norcia  – il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini e il presidente del Coni, Giovanni Malagò – per una doppia visita che, inevitabilmente, è stata dedicata ad aspetti diversi della ricostruzione della città di San Benedetto. Beni culturali e sport al centro dell’attenzione lunedì nel comune del sindaco Nicola Alemanno, con un passaggio (nel caso del politico di Ferrara) anche a Spoleto.

LE FOTO DELLA DOPPIA VISITA

L’accoglienza e la visita A Norcia – oltre ovviamente al sindaco Alemanno e al vice Pierluigi Altavilla – c’erano anche la vice presidente della Camera dei Deputati, Marina Sereni; il parlamentare del Pd Walter Verini; la presidente della Regione, Catiuscia Marini, il vescovo Renato Boccardo; il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli; l’assessore regionale Fernanda Cecchini; l’assessore Emilio Giacchetti per il Comune di Terni; Domenico Ignozza, Stefano Lupi e Moreno Rosati per il Coni. Poco prima delle 10.30 l’arrivo di Franceschini che, ‘scortato’ dalla Marini, ha visitato il centro storico ascoltando le spiegazioni dell’ingegnere Mariani in riferimento ai lavori fatti.

Il ministro Dario Franceschini durante la visita

IL MINISTRO DARIO FRANCESCHINI A NORCIA – IL VIDEO

Marini La presidente della Regione spiega che «la ripresa economica e sociale dei territori colpiti dal terremoto passa anche attraverso un recupero, nell’immediato, di almeno una parte del patrimonio storico e artistico. Sui monumenti siamo in una fase nella quale continua rapidamente il lavoro di pronto intervento, che ha visto alcune realizzazioni importanti come quella significativa e simbolica sulla Basilica di San Benedetto. Con il ministro intendiamo approfondire il primo piano stralcio per i beni culturali che stiamo condividendo con il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani che affronta già il tema della ricostruzione e della conservazione». Franceschini ha invece assicurato che le opere d’arte torneranno a Norcia.

DARIO FRANCESCHINI ASCOLTA LE RICHIESTE – IL VIDEO

Dario Franceschini al deposito beni culturali

Passaggio a Spoleto Franceschini, dopo la visita a Norcia, si è spostato a Spoleto – località Santo Chiodo, deposito regionale dei beni culturali – dove sono custodite le opere recuperate in questi 5 mesi dalle chiese distrutte dal terremoto e dove sarà allestito il laboratorio di restauro. Quindi la visita alla rocca albornoziana: «Il settore – ha commentato la Marini – dei beni culturali è l’altro grande ‘ferito’ di questo terremoto, accanto al patrimonio privato, alle abitazioni civili, ai danni che questa crisi sismica ha causato anche al nostro sistema economico, dalle imprese agricole a quelle del settore ricettivo ed alberghiere. Anche per l’importante e delicato settore dei beni culturali abbiamo la necessità di passare il prima possibile dalla fase dell’emergenza a quella del restauro e del ripristino dei più importanti e significativi beni culturali di quest’area, per poterli restituire al più presto alla loro fruibilità. Questo patrimonio, infatti, non rappresenta solo il simbolo più profondo della identità della nostra terra, ma è anche un importante fattore sociale e culturale e di crescita economica. Possiamo già pensare – ha concluso – ad avviare la fase del suo restauro grazie ad un primo piano stralcio che stiamo definendo congiuntamente Regione, Soprintendenza, Ministero e ufficio del commissario straordinario per la ricostruzione».

LA VISITA DI MALAGO E LE IDEE PER IL RILANCIO DI NORCIA – IL VIDEO

Giovanni Malagò durante l’assaggio di prodotti tipici

Il presidente del Coni Malagò, invece, ha dedicato parte della sua visita agli impianti sportivi e alle iniziative che il Coni potrebbe decidere di far svolgere a Norcia per favorire il ritorno dei turisti nella città, così come promesso a Cascia poco prima. Il numero 1 del Coni nazionale ha in prima battuta percorso lo stesso percorso – centro storico – di Franceschini, per poi dirigersi in viale Europa per visionare la palestra scolastica B1, il centro sportivo (campo da calcio, piscina) e colle dell’Annunziata. «L’impegno e l’attenzione del Coni c’è’», le parole di Malagò in riferimento alla volontà di portare eventi di rilievo nazionale. Stesso discorso per Cascia, a partire dal mese di maggio.

L’assaggio di prodotti tipici Durante il tragitto Malagò ha accettato di buon grado l’offerta di un commerciante in corso Sertorio: assaggi – e con lui le istituzioni locali che lo hanno accompagnato, presente anche Brunello Cucinelli – di prodotti tipici nursini quali insaccati e formaggi. Ad accoglierlo diversi rappresentanti delle associazioni di categoria-sportive e Leonardo Cenci.

Liaison turismo-sport Il vice presidente della Regione, Paparelli, sottolinea come «la presenza dei visitatori in Umbria non è motivata solo da una spinta culturale, ambientale ed enogastronomica, ma si caratterizza anche per una forma di turismo legato ai grandi eventi sportivi che hanno subito una grande penalizzazione dopo gli il terremoto del 24 agosto e del 30 ottobre. Il sisma sul fronte turistico ha colpito l’intera regione con un calo considerevole di presenze anche nelle città non comprese nell’area del cratere e l’Umbria ora è pronta a ricominciare e lo fa sostenendo finanziariamente le imprese, a partire da quelle turistiche, anche attraverso una campagna di comunicazione in parte già avviata e che sarà potenziata anche con nuovi testimonial».

La ‘ricostruzione’ sportiva Paparelli aggiunge che «in questo contesto il ruolo del Coni è di primo piano anche per sensibilizzare le associazioni a portare e organizzare nuovi eventi in Umbria. Siamo ancora amareggiati per quanto accaduto qualche mese fa quando la Federazione ginnastica ha deciso di sostituire Perugia con un’altra città per ospitare la prova del campionato nazionale di ginnastica ritmica. Ciò dimostra ancor di più che gli eventi sismici hanno profondamente penalizzato tutta l’Umbria ed è per questa ragione che bisognerà lavorare per organizzare eventi sportivi su tutto il territorio. Accanto – ha concluso – a ciò si avvierà un lavoro per la ricostruzione dei piccoli e medi impianti sportivi».

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