Furto da 8.500 euro: presi in Alto Tevere

Città di Castello: due mesi di lavoro sono bastati ai carabinieri per incastrare ladro e ‘palo’, entrambi italiani

Condividi questo articolo su

Dopo lunghe e laboriose indagini i carabinieri del Nor di Città di Castello hanno denunciato alla procura di Perugia due persone del posto, responsabili di furto aggravato in concorso. I fatti risalgono al 27 dicembre 2019 quando un dipendente di una società di Arezzo che gestisce macchine videopoker, si era recato presso un bar di Città di Castello, parcheggiando poco distante l’auto aziendale e lasciando all’interno una borsa contenente 8.500 euro in contanti, frutto di prelievi effettuati presso altri esercizi pubblici della provincia.

Furto e indagini

In quella circostanza un soggetto, approfittando della sosta, nel giro di pochi secondi aveva rotto un vetro dell’auto, riuscendo a portare via la borsa con i soldi, contenuta in una bauliera. Le indagini dell’Arma, avviate acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza di tutta l’area interessata, avevano sin da subito consentito di acquisire importanti elementi a carico di due soggetti, notati aggirarsi in zona, verosimilmente uno con il compito di ‘palo’ e l’altro con quello di ‘materiale esecutore’ del furto.

‘Bingo’

I successivi accertamenti, volti a dare un nome alle persone riprese dalle telecamere, anche attraverso l’acquisizione di testimonianze ed accertamenti di carattere tecnico sulle utenze telefoniche, hanno consentito di risalire dapprima all’identità dell’autore materiale del furto – un pluripregiudicato 48enne del posto – e quindi all’identificazione del ‘palo’: un 46enne di origini campane ma abitante nel centro tifernate, incensurato. Per i due è scattata la denuncia per furto aggravato in concorso, reato che prevede fino ad un massimo di sei anni di reclusione.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli