di Giovanni Cardarello
La giunta comunale di Giano dell’Umbria ha deliberato l’approvazione in linea tecnica del progetto di fattibilità tecnico-economica ‘Sul tetto dell’Umbria con la zip line’, che prevede la realizzazione di una teleferica della lunghezza di 3,5 chilometri in grado di collegare la sommità del monte Martano con la città. Lo comunica la Provincia di Perugia con una nota di stampa.
«Si tratta di un’infrastruttura ludico-sportiva, di grande impatto turistico e di valorizzazione della nostra montagna, il cui progetto di fattibilità è stato redatto da uno studio con comprovata esperienza nel settore», spiega Sante Graziani, consigliere delegato alle politiche per la montagna. «L’opera ha un costo importante, pari a 1,65 milioni di euro e rappresenta sicuramente un progetto ambizioso, di cui questo è solo il primo passo. Abbiamo visto tutti l’effetto positivo di opere importanti e spettacolari, non ultima quella del ponte tibetano di Sellano, che offrono tutte quelle caratteristiche in grado di richiamare turisti e visitatori e rivitalizzare l’economia dei territori».
L’opera, come spiega l’edizione oggi in edicola de Il Messaggero Umbria, andrà a coprire la zona che va dal rifugio San Gaspare al nucleo storico comunale. Nell’atto della giunta comunale di Giano dell’Umbria viene specificato che «l’area oggetto di interesse per l’intervento è sostanzialmente costituita da tre corridoi
con sviluppo lungo un versante collinare e presenta sia zone boscate, sia zone sistemate a fasce o prato, intersecando la S.P. 455, viabilità secondarie e zone periferiche del Comune. La località Monti Martani (punto di partenza) e il centro storico di Giano dell’Umbria (punto di arrivo) presentano un dislivello di quota di circa 530 metri ed una distanza in linea d’aria di circa 3,5 chilometri, un passaggio aereo tra queste due zone consente di apprezzare buona parte territorio comunale e le sue peculiarità». Visti i costi e il tracciato gli unici dubbi, sempre secondo Il Messaggero, sono sulle progettuali. Tutte vicende che però saranno smarcati con il progetto esecutivo.