Una campagna di comunicazione – a promuoverla la Regione – che mira alla prevenzione e al contrasto del gioco d’azzardo patologico, nell’ottica di sensibilizzare i cittadini sui rischi legati al fenomeno. Si chiama ‘Umbria No Slot’ ed è il risultato del concorso di idee lanciato dall’assessore regionale alla salute Luca Barberini, che ha sfiorato le 150 proposte.
‘UMBRIA NO SLOT’, IL VIDEO DELLA CAMPAGNA
Target e obiettivo La campagna fa leva sulla qualità grafica dell’immagine e sulla trasversalità del messaggio, declinata attraverso layout e video con proposte diverse; è rivolta a un target molto ampio, dai 15 ai 74 anni, utilizzando tutti i principali mezzi di comunicazione, attraverso un’azione capillare che unisce un approccio tradizionale, vicino al concetto del porta a porta, all’innovatività del web. La Regione punta infatti sui media regionali, portali di informazione territoriali, grandi affissioni nelle principali arterie stradali del territorio regionale, poster nei Comuni grandi e piccoli dell’Umbria, nelle stazioni ferroviarie, sulle paline degli autobus e delle navette, spot video sulle principali reti televisive locali. Coinvolto anche il circuito del minimetrò della città di Perugia, con due navette completamente decorate.
Le posizioni e il messaggio Complessivamente ne sono previste quasi 600 outdoor, di cui 405 affissioni dislocate in 17 comuni e oltre 60 formati digitali. In merito c’è una forte campagna digitale adwords e youtube: è targettizzata sul territorio e sulla popolazione direttamente o indirettamente interessata dal fenomeno. Ai ragazzi l’invito a non ‘farsi fregare’ e a compiere una scelta importante, quella di essere liberi, attraverso i seguenti slogan: ‘Il gioco d’azzardo ti incatena? Scegli di essere libero’ e ‘Il gioco d’azzardo ti ingabbia? Scegli di essere libero’. Per gli ‘Over’ 35 si punterà invece sul senso della perdita legato agli aspetti più significativi della vita di ciascuno, come la famiglia, l’amore per i figli, l’amicizia. La domanda iniziale è ‘Giochi d’azzardo?’ per rispondere in vari modi: ‘Hai perso… un momento magico con i tuoi figli’, oppure ‘un pomeriggio al parco con i tuoi figli’, ‘le tue amicizie più care’ o ancora ‘una passeggiata con un amico fedele’. I progetti grafici sono stati realizzati dall’illustratrice Sarah Treb, mentre quelli video dal team creativo composto da Giulia Innocenzi e Federica Di Carlo, vincitori del concorso.
Il problema e le mosse «La campagna – le parole di Barberini – rientra tra le numerose azioni programmate attraverso la legge regionale per la prevenzione, il contrasto e la cura di un fenomeno sempre più diffuso e trasversale, che colpisce soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Si stima che in Umbria siano circa 10 mila le persone con profilo di gioco problematico: il 5,6% della popolazione fra i 15 e i 74 anni. Un dato in linea con la media nazionale, che nel 2016 ha visto gli umbri spendere circa 1.099 milioni di euro nei giochi autorizzati dai Monopoli, di cui il 67% per apparecchi elettronici e slot machine. Per dare una risposta a questa forma di dipendenza – prosegue l’assessore – la Regione ha messo in campo diverse iniziative, come l’attivazione di una serie di servizi sociosanitari tutti i distretti sanitari della regione e l’apertura di un centro di riferimento regionale per il trattamento del fenomeno, con presa in carico non solo dei soggetti con disturbi da gioco d’azzardo ma anche dei loro familiari, la definizione di un’offerta strutturata e capillare di interventi terapeutici, un numero verde regionale (800.410.902) per ascolto e consulenza, attività formative per operatori e volontari e di promozione della salute nelle scuole, corsi di formazione obbligatori per addetti ai locali da gioco, un marchio ‘No Slot’ – conclude – per esercizi commerciali liberi da apparecchi per il gioco».