«Anche quest’anno celebriamo il Giorno della Memoria con commozione e turbamento. Il 27 gennaio è infatti la data in cui si ricorda il giorno dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, il campo di concentramento diventato simbolo della Shoah e sinonimo di fabbrica della morte», questo ha ricordato il prefetto di Terni Giovanni Bruno nel corso della cerimonia che si è svolta giovedì mattina in Prefettura per la commemorazione della Shoah per il ricordo delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati nei campi nazisti.
VIDEO – Le parole del prefetto di Terni
La cerimonia
«Quanto accaduto ha consegnato agli uomini un nuovo comandamento – ha aggiunto il prefetto – ricordare. Ricordare e far ricordare a tutti il sacrificio di milioni di vittime innocenti affinché simili eventi così lontani nel tempo rimangano vividamente impressi nella memoria e non si ripetano più nel ciclico corso della storia». Nel corso della cerimonia, alla quale hanno partecipato il vescovo di Terni-Narni-Amelia, Francesco Antonio Soddu, i vertici delle autorità civili e militari locali e tutti i sindaci della provincia di Terni, è stato proiettato un filmato dal titolo ‘I campi di sterminio’ per ricordare le violenze, le umiliazioni e le durissime condizioni di segregazione patite dagli internati nei campi di concentramento.«Il ricordo. Nel momento in cui si usa questo termine, e col procedere degli anni, ci rendiamo conto che rimane sempre qualcosa di relegato al passato», è intervenuto il vescovo Soddu. «Ogni anno diciamo che deve servire per procedere al meglio durante il tempo, ma la storia che stiamo vivendo è attraversata da momenti di inciviltà. La memoria se non è tradotta contestualmente ad azioni virtuose, rischia di essere un magazzino, un archivio, che rimane nel passato. E questo non può essere. Dobbiamo continuare ad aprire le porte dell’inferno che continua a costruire i per i propri simili, che Dio accompagni la nostra azione a favore del bene e del bene comune». Sono state, inoltre, consegnate le medaglie d’onore che il Presidente della Repubblica ha conferito a Cesare Giuseppini e Tullio Mercuri, già residenti a Terni, entrambi militari, internati, rispettivamente, a Unterlüss e Stalag VC dal 1943 al 1945. Le medaglie sono state consegnate, alla memoria, ai familiari degli insigniti, alla presenza del sindaco di Terni Leonardo Latini.