Goletta dei Laghi: «Trasimeno sta bene»

Tappa umbra per la campagna di Legambiente che monitora la qualità delle acque lacustri. C’è la minaccia microplastiche

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Goletta dei Laghi è tornata in Umbria. La storica campagna di Legambiente sul monitoraggio dello stato di salute dei bacini lacustri italiani, realizzata in collaborazione con Conou, Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati e Novamont, è approdata al Trasimeno con il suo equipaggio per valutare lo stato di salute dello specchio d’acqua lacustre.

L’incontro al museo della pesca di San Feliciano

Museo della pesca Mercoledì mattina, a Magione, al Museo della pesca di San Feliciano, si è quindi potuto fare il punto sui risultati dei campionamenti anche grazie ai dati raccolti da Arpa Umbria. L’Agenzia regionale ha presentato un report complessivo relativo alla depurazione sul lago Trasimeno. Tra i presenti all’iniziativa Paolo Stranieri di Arpa Umbria, Giacomo Chiodini, sindaco di Magione, Renzo Silvestri, consigliere del comune di Tuoro, Lucia Ghetti e Giancarlo Mazzasette, Regione Umbria, Giorgio Cesari e Remo Pelillo per l’autorità di bacino, Fausto Scricciolo, sindaco di Città della Pieve, Christian Gatti, comune di Passignano, Giuliano Scarponi, Lega Navale Italiana, Walter Sembolini e Aurelio Cocchini della cooperativa pescatori del Trasimeno. 

I dati Arpa «Il lago Trasimeno gode di buona salute» secondo Arpa. Dal punto di vista ecosistemico il livello decretato è sufficiente così come anche lo stato chimico e chimico- fisico, con una tendenza evidente al raggiungimento dello stato buono per questi parametri. È certamente nell’ottica della complementarità che va inquadrata l’attività di monitoraggio microbiologico della Goletta dei Laghi che si pone, infatti, come un’indagine finalizzata ad ampliare la prospettiva sulle criticità che insistono sul lago, in particolare determinate da cattiva o mancata depurazione.

Goletta dei Laghi

Legambiente I dati della Goletta non si pongono certo in contrapposizione con quelli redatti da Arpa che, nell’arco dell’intero anno, si concentra soprattutto nelle analisi delle acque deputate alla balneazione. I campionamenti eseguiti dai tecnici della Goletta sono, infatti, campionamenti puntuali, effettuati previa segnalazione dei cittadini attraverso il servizio di ‘SOS Goletta’ che nel periodo estivo permette di individuare elementi di criticità altrimenti non identificati, spesso presso scarichi, foci o condotte.

Le analisi microbiologiche non sono, però, l’unico capitolo dell’intenso programma scientifico della Goletta. La campagna di Legambiente, per il secondo anno consecutivo, sta portando avanti un’ulteriore indagine nelle acque dei laghi, quella rivolta allo studio della presenza di microplastiche nei laghi Italiani e dei rifiuti sulle sponde. «Quello delle microplastiche è un fenomeno di portata globale – dichiara Stefania Di Vito, responsabile dell’attività scientifica di Goletta dei Laghi – paragonabile per certi versi a quello dei cambiamenti climatici». L’indagine condotta nel 2016 nelle acque dei laghi Italiani ha fornito utili informazioni circa l’origine, la concentrazione e il collegamento con le attività antropiche maggiormente responsabili di questo fenomeno. «Auspichiamo che indagini come la nostra – continua Stefania Di Vito – portino alla definizione di una normativa specifica, o all’integrazione di una vigente, che consideri le microplastiche come indicatore da prendere in esame per la definizione dello stato di salute delle acque interne».

L’equipaggio a lavoro

Microplastiche I risultati registrati nel 2016, e presentati lo scorso ottobre alla fiera EcoMondo di Rimini, fanno riferimento a cinque laghi: Maggiore, Iseo, Garda e i laghi di Bolsena e Albano nel Lazio e sono relativi alle particelle rinvenute con dimensione compresa tra 1 e 5 millimetri. In tutti i campioni analizzati sono state trovate microplastiche: un dato inconfutabile sulla diffusione di questa contaminazione in ambiente lacustre, nonostante le diversità di ogni lago. Contestualmente alla densità di particelle, sono state fatte analisi sulla loro forma e ipotesi sulle fonti. I frammenti costituiscono il 70% di tutte le particelle e sono presenti in tutti i laghi, così come i filamenti ma in percentuali minori (6,8%). Le particelle di polistirolo (che costituiscono il 14% del totale) sono state rinvenute solo nei laghi subalpini mentre nei laghi laziali spicca la presenza dei frammenti a forma di foglio (7,2%).

In Umbria Anche il lago Trasimeno è stato oggetto dell’indagine 2016 della Goletta dei Laghi. La complessa procedura di analisi dei campioni d’acqua prelevati – che prevede una prima fase di prelievo tramite un’imbarcazione dotata di manta, lo strumento che filtra i campioni d’acqua, e una seconda di analisi in laboratorio – è stata resa più lunga e difficile a causa della massiccia presenza di materiale organico negli stessi, allungando così i tempi inizialmente previsti. I risultati relativi al lago umbro, infatti, sono stati elaborati presso i laboratori di Enea solo lo scorso aprile. La situazione riscontrata non sembra essere particolarmente critica – rispetto agli altri bacini presi in esame, seppur con le dovute distinzioni in termini caratteristici – con una media di 8974 particelle/km2 ma, di certo, il dato che emerge è la presenza del problema anche nelle acque del Trasimeno.

I volontari Legambiente in Umbria

I risultati In termini di caratterizzazione delle microplastiche analizzate, emerge l’omogeneità della forma; in tutte le trainate, infatti, sono presenti solo frammenti dunque microplastiche generate per frammentazione di rifiuti di maggiori dimensioni, cosa piuttosto curiosa secondo gli esperti di Enea. La caratterizzazione chimica, inoltre, ha evidenziato un contributo predominante di polietilene. A queste considerazioni occorre aggiungere che i risultati sono relativi ai soli tre transetti di monitoraggio effettuati e che l’indagine 2016, essendo uno studio preliminare, ha interessato una porzione minima del lago.

Prossime tappe L’impegno di Goletta dei laghi non finisce qui. Proprio nel pomeriggio mercoledì, alle 16.30, l’equipaggio sarà al fianco di un gruppo di volontari impegnati nella mappatura e raccolta di rifiuti presso Punta Macerone, nel comune di Tuoro. Mentre giovedì Legambiente si sposterà sul lago di Piediluco e sabato, la conferenza finale, sarà a Terni.

 

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