Grifo, paura e ritiro. Sconfitta 2-0 a Genoa, Castori: «Non siamo morti»

Perugia – Le tante parate di Furlan non bastano. Frendrup e Dragusin fanno gioire il grifone ligure

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Per la diciassettesima volta il Perugia prende gol e perde la partita. È un copione visto e rivisto: quando i biancorossi vanno in svantaggio non hanno la forza per la necessaria reazione nervosa che permetta di ribaltare il risultato. Il pomeriggio di Genova, in una cornice di oltre 28mila spettatori di cui più di 750 dall’Umbria, era cominciato bene tanto da far pensare che la moscia sconfitta con il Modena fosse solo un lontano ricordo. Castori lascia invece il Ferraris con zero punti in tasca e un ritiro programmato, ringraziando Olzer per aver pareggiato il risultato in Spal-Brescia ed aver evitato il sorpasso dei ferraresi che avrebbe fatto piombare Di Serio e compagni in zona retrocessione.

La cronaca

Inizia bene il Perugia. Lo si vede già dall’ingresso in campo, dallo sguardo determinato. La prima occasione è per i padroni di casa con Coda che manda fuori di testa su cross di Criscito. Risponde Di Serio che si libera con una serpentina e calcia ma manda sopra la traversa. Quella è l’unica vera occasione del Perugia che però per 40 minuti tiene ben il campo. Furlan deve poi indossare il mantello: blocca la conclusione di Frendrup da fuori area (25’), alza sopra la traversa la punizione calciata da Jagiello da posizione defilata e diretta sotto il sette (27’), si oppone in uno contro uno a uno a Coda (36’). Non è certo finita qua, gli interventi vengono semplicemente intervallati dal vantaggio ligure con Frendrup su cross di Sabelli. Nella seconda frazione si parte già al 49’ con la parata sul bolide di Coda e la respinta sul tentativo di Strootman dal limite (55). Poca precisione poi del numero 9 (63’) e di Gudmundsson che di testa manda fuori da due passi (66’). Parata spaziale poi su Coda che tre minuti dopo prova a incrociare ma finisce la partita senza vincere il duello personale con Furlan. Il definitivo 2-0 lo segna Dragusin su corner battutto da Jagiello. Finisce 2-0, la seconda partita consecutiva senza tirare in porta per il Perugia.

Ritiro

Il presidente Massimiliano Santopadre lo aveva detto alla vigilia. Il Perugia il trolley se lo è portato a Genova e ora andrà a Cascia a preparare la delicatissima sfida con il Cosenza. «Lo abbiamo deciso insieme a giocatori e allenatore. Oggi abbiamo fatto una buona prestazione e visto un Perugia che lotta. Ho avuto la fortuna e sfortuna di vivere già questi momenti. Serve affrontarli con serenità e responsabilità» commenta il direttore sportivo Renzo Castagnini. Si accoda il tecnico Fabrizio Castori: «La squadra è viva e ha fatto una partita nettamente superiore a quella con il Modena. Abbiamo preso due gol, specialmente il primo, per errori nostri e sono fattori da mettere in conto quando si gioca con tanti giovani». Sul finale di stagione: «Rinascita? Noi non siamo morti. Il nostro campionato comincia adesso, abbiamo 4 scontri diretti». Intanto il Perugia ha pubblicato un comunicato ufficiale: «A partire da lunedi 17 aprile ore 10, la prima squadra andrà in ritiro presso la località di Cascia, per preparare al meglio la sfida contro il Cosenza, in programma sabato 22 aprile ore 14».

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