Grifo riammesso in B? Il Lecco prepara il ricorso

L’ammissione in cadetteria dei nerazzurri rischia di saltare per una Pec. Si impugna il merito sportivo

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Immaginate di vivere questo dramma sportivo. Dopo 50 anni la vostra squadra del cuore torna in serie B ma è tutto inutile. Serve un cambio di marcia con l’arrivo del nuovo allenatore per risollevare una partenza a rilento in campionato. Poi i play off, dove ribalta ogni pronostico e in finale vince sia all’andata che al ritorno. Fin qua tutto bello per il Lecco, no? La società ha due giorni per preparare tutto il materiale necessario e consegnarlo. Al gong manca però manca lo stadio. E un sì: quello della prefettura di un comune diverso dal tuo dove poter andare a giocare. Dopo aver valutato Monza, Brescia e altre città, l’idea sarebbe stata quella dell’Euganeo di Padova, distante comunque oltre 200 chilometri. Arrivato l’ok del club biancoscudato, mancavano però quelli del prefetto e del questore di Padova. Così risulta che non hai uno stadio di casa e la tua iscrizione alla prossima serie B è messa in forte dubbio. Gongolano Brescia e Perugia, che con una voce ben più grossa nella politica pallonara, puntano il dito anche sulla Reggina per provare a recuperare in tribunale quanto non hanno saputo fare in 38 (più due dei play out in caso delle rondinelle) partite.

Lecco: ricorso in canna

La situazione è descritta da Lecco Channel News: a Cormano la famiglia Di Nunno – proprietaria della società lacustre – sta seriamente pensando di affidarsi al legale Mattia Grassani, tra i ‘principi del foro’ a livello sportivo. La Lega di B entro il 7 luglio vorrebbe definire l’organico del campionato, ma i tempi potrebbero dilatarsi tra ricorsi e controricorsi. Il che sarebbe particolarmente curioso, considerando come tutto sia nato da alcune ore di ritardo. Approfondisce Il Giorno, i nerazzurri punteranno sul merito sportivo sostenendo di aver avuto appena 48 ore e quindi pochissimo tempo per individuare uno stadio alternativo. Il ricorso verterà sui 10 giorni di ritardo dei play off di serie C, per cause non imputabili allo stesso club ma al Siena che aveva contestato la penalizzazione di due punti. Il Catanzaro, già in primavera certo della promozione, ha impiegato un mese e mezzo per scegliere il Via del Mare di Lecce. La Lega di B potrebbe rispondere che il Lecco non si è mosso preventivamente, come avrebbe potuto fare conoscendo la situazione del suo impianto e la possibilità di doverne trovare un altro in caso di vittoria dei play off. Inoltre, secondo quanto scritto da La Gazzetta dello Sport, i lombardi avrebbero inviato martedì 20 giugno una Pec chiedendo una proroga ma questa sarebbe arrivata solo giovedì 22 giugno sui computer della Lega. Di più se ne saprà venerdì 23, dopo l’assemblea in programma alle 18. Da ricordare che al Perugia, per beneficiare della riammissione, servirebbe l’esclusione di ben due squadre.

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