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Con il grande caldo di questi giorni, le persone cercano posti per respirare aria salubre e refrigerio. Come la Valnerina Ternana, dove però lo storico ferentillese Carlo Favetti segnala una situazione di degrado riguardante il ‘parco dell’acqua della Serpa’. «Un tempo – scrive – era un vanto per Ferentillo e non solo. Tanti venivano qui in cerca di fresco e per gustare l’acqua che sgorgava dalla viva roccia. L’acqua è scomparsa da tempo e il parco, diversi anni fa, riqualificato dal Comune, dalla Comunità Montana e dal Consorzio. Oggi ci troviamo di fronte solo tavolini degradati e privi di panche usate per accendere il fuoco, cassonetti traboccanti di mondezza, vialetti ammantati di erbacce, ponticelli manomessi e attraversamenti del ruscello costruiti alla buona, vegetazione che cresce ovunque invadendo spazi per il soggiorno e per i giochi dei bambini. La maleducazione e l’inciviltà sono sotto gli occhi di tutti e questo ci fa riflettere sull’importanza di mantenere e custodire il grande patrimonio ambientale di cui è ricco il territorio ferentillese».
«Il parco – prosegue Favetti – da sempre è stato un luogo magico e misterioso, immerso nella gola del fosso di Riti a poca distanza dal paesetto di Castellonbasso, lungo la strada che raggiunge le alture del Salto del Cieco per poi proseguire per Polino e Leonessa. Un’area ricca di qualità pregiate arboree, dove tra i rami nidificano specie di uccelli protetti. Nel sottobosco in ogni stagione si possono incontrare istrici, ricci, donnole, volpi, cinghiali e a volte anche il lupo. L’acqua del ruscello, freschissima, ancora ospita piccoli pesci. Ci chiediamo: a chi giova tutto questo degrado?».