Ha scelto Terni (e il PalaSì del numero uno di PagineSì Sauro Pellerucci, pronto a fare gli onori di casa) il ‘Patto avanti’, la coalizione ‘larga’ di centrosinistra che alle ultime tornate elettorali ha conquistato – fra le altre – la città di Perugia con la sindaca Vittoria Ferdinandi e la Regione Umbria con la presidente Stefania Proietti, per celebrare il suo primo anno di vita. Un evento che è anche un segnale in una città amministrata negli ultimi anni dal centrodestra, con il sindaco Leonardo Latini, ed ora dal sindaco Stefano Bandecchi con la sua Alternativa Popolare.
Presenti, oltre alle stesse Proietti e Ferdinandi, il segretario umbro del Pd e assessore regionale Tommaso Bori, il coordinatore regionale del M5s e assessore regionale Thomas De Luca, il segretario provinciale del Psi Giuseppe Chianella, Gianfranco Mascia di Alleanza Verdi-Sinistra e Andrea Sisti dei Civici Umbri. E poi, ancora, la presidente del consiglio regionale Sarah Bistocchi, l’assessore regionale e segretario umbro di Avs Fabio Barcaioli, l’assessore regionale del Pd Francesco De Rebotti, numerosi esponenti istituzionali e dei partiti del centrosinistra locale e regionale. Oltre ai rappresentanti nazionali Marco Sarracino (Pd), Roberto Fico (M5s), Nico Bavaro (Avs).
Il ‘Patto Avanti’, con le elezioni amministrative che – sulla carta – vedono per Terni un orizzonte per nulla breve, fra poco più di tre anni, ha probabilmente voluto chiarire che lo ‘schema’ è pronto se la sindacatura Bandecchi dovesse terminare prima del previsto. E chiarire le idee a chi, nel centrosinistra e altrove, si chiede se tale modello sia esportabile anche nella futura tornata elettorale ternana. Un passaggio che, anche in ragione di ‘ruggini’ note a tutti gli addetti ai lavori – come quelle fra un pezzo del Pd ternano e il Pd regionale/perugino a guida Bori, quelle ‘antiche’ fra una parte dei Dem locali e il Movimento 5 Stelle – non sarà automatico né scontato. Ma intanto il modello dimostratosi vincente in alcune partite decisive per la politica umbra, va legittimamente in cerca di nuovi spazi in cui affermarsi.
Certo, come per le altre partite, anche per quella futura di Terni sarà decisiva la qualità della candidatura. Ma, per le sorti del centrosinistra nel suo complesso, anche lo spessore dell’azione amministrativa della ‘nuova Regione’ targata Proietti avrà un peso importante. Nel frattempo l’onda dell’entusiasmo da ‘campo largo’ è arrivata anche in una Terni per molti versi ingrigita. E per alcuni volti più e meno noti, riemersi per l’occasione, è stata come una boccata di ossigeno. Il percorso, come accennato, è tutto da costruire. Ma intanto il paletto è stato messo.