Immatricolazioni, a Terni c’è il ‘punto’: «Passo importante»

Università – Il rettore Maurizio Oliviero in città per l’inaugurazione: «In nove mesi fatte tante cose importanti. Ma a breve altre novità»

Condividi questo articolo su

di Alice Tombesi

Un segnale di ripartenza per l’università a Terni, localizzato nell’ex foresteria di corso Tacito. Nella mattinata di venerdì è stato inaugurato il Punto immatricolazioni messo a disposizione dall’università degli Studi di Perugia per tutti coloro che – studenti o non – vogliano ricevere informazioni sui corsi, scadenze, piani didattici che offre l’ateneo umbro.

«La collaborazione è costante»

«Questa apertura è la scintilla iniziale: seguiranno altri progetti ma il punto immatricolazione sottolinea la volontà del Comune di Terni e l’università di rafforzarne la presenza nella nostra città», ha spiegato Cinzia Fabrizi, assessore comunale alla scuola, presente alla conferenza insieme al sindaco di Terni, Leonardo Latini che ha continuato: «La collaborazione con Perugia, attraverso questo primo segnale di apertura, si sta concretizzando. Nel corso dei prossimi anni ci saranno altri sviluppi e idee per avere una didattica di qualità e in grado di offrire un’offerta formativa. La Regione sta lavorando, inoltre, con l’obiettivo di dare infrastrutture per la didattica».

«In nove mesi fatte tante cose»

«Un lavoro che è iniziato nove mesi fa – ha affermato il rettore dell’università di Perugia, Maurizio Oliviero – quando si è insediata la nuova governance. Si potrebbe dire che l’inizio è stato in salita: la volontà di riformare l’università in Umbria, non monocentrica ma sparsa in varie sedi della regione, ampliando i corsi di studio e rendendo gradualmente il polo di Terni autonomo, nel pieno della pandemia da Covid. Quando le cose si fanno con serietà ci si impiega tempo – ha proseguito Oliviero – nove mesi non sono tanti, considerando che stiamo rimettendo a posto le cose che non andavano da anni. Qui a Terni abbiamo intenzione di far ripartire corsi unici, non duplicati di altre sedi. Ci stiamo muovendo nell’ambito dell’ingegneria, fisica ottica e ortometria ma anche economia. L’accreditamento di un corso richiede la verifica ministeriale. Una volta che avremo il via libera i corsi saranno avviati».

«Qualità e non replicabilità»

Un obiettivo raggiungibile solo attraverso la collaborazione tra università e istituzioni locali; un rapporto che – come affermato da Olivieri e Latini- sembra funzionare: «Con il sindaco ci siamo dati obiettivi chiari – ha continuato il rettore -, un ateneo a Terni ha potenzialità di sviluppo se si investe sulla qualità e non replicabilità. Altrimenti verremo meno al patto di fiducia che abbiamo con gli studenti».

«Tra un mese il bilancio»

Per ora anche le nuove immatricolazioni, nonostante il Covid, non preoccupano il rettore, che non ha fornito dati o numeri sull’andamento dei nuovi studenti dell’ateneo ma ha detto: «Le iscrizioni rimarranno aperte fino alla fine di ottobre. Siamo speranzosi, anche vedendo come la nostra regione ha gestito e sta gestendo il virus». Un segnale di partenza – il Punto immatricolazioni – che anticipa il progetto, più complesso e lungo nei tempi di avvio, per creare un polo universitario a Terni autonomo e indipendente, dove professori ‘incardinati’ nella nostra città porteranno avanti la didattica di corsi innovativi: «Non vogliamo attirare solo studenti ternani, i piani didattici parleranno alla generalità degli studenti italiani. I giovani ternani d’altronde sono giovani italiani. Tra un mese daremo conto dei nostri risultati» ha concluso Oliviero.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli