In ospedale a Perugia le note di Paolo Fresu

Il trombettista ha aderito alla proposta dell’azienda sanitaria suonando anche per i bambini degenti

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Dopo il corteo a sorpresa dei FunkOff, anche Sonia Peana e Paolo Fresu si sono dimostrati vicini ai bimbi del Santa Maria della Misericordia.

La musica va dove serve

I due musicisti, a Perugia per Umbria Jazz, si sono intrattenuti nell’ospedale del capoluogo in compagnia di alcuni pazienti, nelle strutture di nefrologia e dialisi, di medicina vascolare e di pediatria, suonando e facendo provare gli strumenti. Ad accoglierli, il commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Perugia Antonio Onnis e il direttore amministrativo Matteo Sammartino. «La musica va dove serve e qui sicuramente serve – ha detto il grande trombettista – orgoglioso, assieme a mia moglie di regalare un sorriso a chi ne ha bisogno». Il maestro ha accettato di buon grado di trasferirsi da un reparto ad un altro, seguendo il percorso organizzato dal servizio di accoglienza, continuando il progetto di umanizzazione delle cure.

L’incontro con i bambini

Commovente l’incontro in pediatria con genitori e bambini ricoverati, affascinati da una musica fiabesca. Il saluto finale nell’atrio principale con un breve brano di una canzone sarda di autore sconosciuto dal titolo «Non potho reposare»: il canto di una madre al figlio lontano.

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