La ‘bomba Cucinelli’ sulle elezioni umbre

Il re del cachemire possibile candidato alla presidenza della Regione sull’asse Pd-M5s. L’ipotesi nata dopo il governo giallo-rosso

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di F.T.

Il dialogo – fra il Movimento 5 stelle e il Partito Democratico – è nato insieme, si può dire, al governo giallo-rosso. E sta partorendo una candidatura roboante, complessa, comunque la si pensi affascinante. La ‘bomba’ l’ha sganciata Il Fatto Quotidiano ed è quella relativa all’ipotesi di Brunello Cucinelli, il Re del cachemire di Solomeo, candidato alla presidenza della Regione Umbria. Per quale area? Certamente per l’elettorato più prossimo al Pd ed al Movimento 5 stelle, ma c’è da scommettere che, con Cucinelli in pista, partiti e movimenti non dovranno fare un passo indietro, bensì due.

DAI CAMPI ALLA BORSA, CHI È IL ‘RE DEL CACHEMIRE’

Primi contatti ‘a vuoto’

Già un paio di mesi fa, emissari del Pd avevano tentato un ragionamento con colui il quale viene definito ‘l’Obama dell’Umbria’, successi imprenditoriali in serie, contatti ai massimi livelli e – soprattutto – un’immagine curatissima negli anni e che pare quasi inattaccabile, anche se la politica – si sa – non guarda in faccia a nessuno. Quel ragionamento Pd-Cucinelli si era arenato di fronte alle condizioni stringenti, che tali sono rimaste ed oggi paiono invece accettabili, poste dall’imprenditore. La classica ‘carta bianca’ ma vera, ampia, su tutto, a partire dalla composizione dell’eventuale esecutivo.

L’origine

Poi è nato il governo Conte-bis e se il Pd, sempre alle prese con le proprie correnti interne da far convivere e coesistere, ha messo in moto un ragionamento interno più ‘faticoso’, il M5s è andato – va detto, sin dal primo momento – dritto verso la possibile soluzione-Cucinelli, comprendendo – fino ai massimi livelli e con un realismo ormai svelato – che la partita umbra poteva cambiare solo con un nome ‘pesante’. Con tutto il rispetto per chi è stato candidato in quest’ultime settimane.

La carta che cambia la partita

E ora? Quella di venerdì pare già una giornata decisiva per incassare l’ok o meno di Brunello Cucinelli. Che, se dovesse arrivare, e dovesse convincere ‘appieno’ le basi dei partiti in questione, potrebbe davvero sparigliare il tavolo. E costringere il centrodestra a reimpostare tutta la campagna elettorale al momento incentrata sull’infaticabile attivismo di Matteo Salvini. Non a caso, infatti, c’è già chi teme – fra i sostenitori di Donatella Tesei – giravolte non molto diverse da chi, magari partendo da aree politiche lontane dalla destra, era già salito sul carro partito da Montefalco e diretto a Perugia.

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